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AVVICINA LA TUA TECNICA A QUELLA DEI CAMPIONI

Le esercitazioni e le proposte del maestro della tecnica Ivan Zauli: impariamo a essere rapidi e reattivi nel trattamento della palla mentre avanziamo guadagnando campo.

Il metodo “La strada dei campioni” è pensato e strutturato per migliorare le qualità tecniche individuali del calciatore. Per farlo occorre esercitarsi in forma analitica così come abbiamo visto nel primo post. Le proposte in forma statica, alla lunga, possono però rivelarsi noiose per i giocatori, soprattutto per i giovani. Il passaggio successivo, non appena gli allievi hanno acquisito gli automatismi con il pallone e le gestualità che avete proposto e insegnato, consiste nel rendere il lavoro più dinamico per poi avvicinarlo alle situazioni di gara.

 

REATTIVITÀ, AVANZAMENTI E CAMBI DI DIREZIONE

Uno dei principi del metodo è che il gesto tecnico, il trattamento della palla nelle sue diverse forme, può essere inserito nella maggior parte delle attività che normalmente vengono somministrate ai giovani calciatori. Ecco allora tre tipi di proposte (vedi video di apertura) che prevedono l’abbinamento della tecnica rispettivamente con:

  • l’allenamento della velocità di reazione a uno stimolo;
  • la corsa in forma lineare;
  • il cambio di direzione (in questo caso a 90°).

INDICAZIONI, CONSIGLI E CORREZIONI

Io consiglio di far eseguire questi esercizi all’inizio della seduta di allenamento, per dieci, quindici minuti. In alternativa possono essere inseriti in sostituzione della parte di allenamento dedicata alla rapidità e alla coordinazione motoria, eseguite spesso a secco; per esempio al posto di skip e andature, libere o all’interno delle scalette oggi tanto in voga. L’automatizzazione del saltello che precede il contatto piede palla e anche il “tip tap” (il tocco palla breve e rapido d’interno destro e sinistro alternati) stimolano anche gli aspetti propriocettivi, la sensibilità e la forza della caviglia nonché la mobilità articolare. Se i gesti tecnici vengono abbinati alla corsa lineare sta all’istruttore valutare distanze e tempi da percorrere, perché in funzione di queste due variabili varierà il carico condizionale dell’esercizio. Il calciatore deve essere ben bilanciato, sciolto, col corpo in avanti (non indietro!) e le ginocchia leggermente flesse, poggiato sugli avampiedi e non sui talloni. Si tratta di posture di base fondamentali da insegnare ai giovani perché sono i requisiti che servono per ricevere e calciare meglio la palla. È quindi indispensabile correggete quindi chi è troppo irrigidito (gambe troppo tese) e coloro che tendono a cadere indietro eseguendo l’esercizio “da seduti”. Infine quando è possibile concludete l’esercitazione con un tiro in porta libero, col portiere o con delle porticine da centrare. In questo modo alleniamo anche quel fondamentale e rendiamo l’esercitazione più divertente e stimolante.

 

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