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CALCIO: GESTI TECNICI PER TROVARE IL GOL

Gli esercizi per allenare e rendere efficaci in partita le singole gestualità tecniche. Il cambio di senso per liberarsi e guadagnare il fondo.

Il metodo “La strada dei campioni” nasce ed è pensato non solo per imparare e migliorare le capacità tecniche individuali dei giovani calciatori, ma anche per renderle efficaci nelle situazioni di gioco reali, una volta acquisite. Questo post è il primo di una breve serie nella quale vi proporrò esercizi con gesti collocati in zone specifiche del campo, perché pensati per essere in grado di gestire e risolvere al meglio momenti reali della partita.

 

GUADAGNAMO SPAZIO SPALLE ALLA PORTA

La situazione di partenza prevede un possesso palla in prossimità e sull’esterno dell’area di rigore, con le spalle girate alla porta e in allontanamento. Il difensore, in questi casi, marca sempre “dentro”, quindi l’esercizio ha come obiettivo allenare chi attacca a trovare lo spazio per girarsi in fascia attirando “fuori” il marcatore. L’esercizio, ovviamente, prevede che in precedenza siano state affinate, scomposte, le singole gestualità. La progressione ideale prevede l’esecuzione dei gesti:

  • da fermo;
  • in movimento;
  • in movimento con avversario passivo (ci si abitua a gestire la distanza dal difensore).

FASCE D’ETÀ

Questi esercizi sono consigliati per giovani dai tredici anni in avanti. Dai sedici in poi si può cominciare a pensare di farle eseguire soprattutto o solo ai calciatori che per ruolo (esterni alti o attaccanti esterni) ne possono trarre maggiore giovamento in partita. Secondo le esigenze e la fantasia dell’allenatore le esercitazioni possono essere composte in modo più elaborato, per coinvolgere e allenare altri calciatori o situazioni di gioco. Per esempio, si può finalizzare lo smarcamento in fascia per eseguire un cross, il movimento a entrare delle punte e la conclusione a rete. O, ancora, possiamo coinvolgere un solo attaccante alla volta che prima riceve il traversone e tira in porta, e successivamente, in rapida sequenza, si propone come sponda per lo stesso esterno, che intanto ha ricevuto un secondo pallone dall’allenatore e andrà a sua volta alla conclusione dopo un uno – due con la punta (figura 1).

Figura 1: Clicca sull'immagine per aprire la scheda completa

CONSIGLI E OSSERVAZIONI

Anche quando l’esercizio è effettuato senza avversario, esortate i ragazzi a voltarsi come fossero seguiti (guardare il cinesino di partenza è il riferimento). Devono abituarsi ad avere controllo visivo di ciò che succede attorno a loro senza perdere contatto col pallone e conquistare lo spazio tecnico necessario per eseguire il successivo gesto: cambio di senso e smarcamento in fascia. La porticina formata dagli altri due cinesini e posta frontalmente è un altrettanto importante punto di riferimento. Dà il tempo di esecuzione del cambio di senso, che non deve essere eseguito né prima né troppo dopo l’ingresso all’interno della porticina. I cinesini possono essere posizionati a più altezze a seconda delle situazioni di gioco che il tecnico vuole allenare: vicino alla riga di fondo, a metà dell’area grande o dopo il limite dell’area. Ogni gestualità, infine, va eseguita almeno dieci - dodici volte: più ripetizioni per chi fa fatica e meno, ovviamente, per chi è già particolarmente abile.

 

Leggi gli altri post e guarda i video esercizi del maestro della tecnica Ivan Zauli.

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