CALCIO E TECNICA: FINTE IN REGIME COORDINATIVO
Le esercitazioni di tecnica individuale del maestro Ivan Zauli: consigli e indicazioni per migliorare la coordinazione e le finte.
Martedì 30 Agosto 2016 | Ivan Zauli
Le esercitazioni che vi presento nel video di apertura fanno parte dei quegli esercizi specifici grazie ai quali si lavora, attraverso proposte iniziali a secco (con palla ferma), sulla biomeccanica della finta. Si tratta del primo step per allenare, nei giovani, i movimenti d’inganno che poi verranno eseguiti palla al piede. Sono però anche esercitazioni che migliorano la flessibilità articolare degli arti sia inferiori sia superiori. Alle prime esecuzioni completamente a vuoto viene fatto eseguire uno spostamento del pallone su una linea (vedi video di apertura), un riferimento spaziale importante perché costringe il calciatore a dare molto angolo alla finta stessa. Va ben curata, sotto questo aspetto, la rotazione del busto che deve andare subito ad attaccare la palla dalla parte in cui è stata spostata.
ESERCIZI CON DIVERSE UTILITÀ
Esercitazioni di questo tipo, benché siano necessarie per allenare i prerequisiti dell’esecuzione di una buona finta, sono secondo me fondamentali, al di là che il vostro giocatore o la vostra giocatrice eseguano poi la finta stessa in partita. In questo modo vengono fortemente stimolate le capacità motorie, necessarie per il futuro percorso tecnico del calciatore. Al netto della predisposizione o delle capacità del singolo elemento non aspettatevi risultati immediati. Tenendo presente che più i giocatori sono piccoli più velocemente acquisiscono competenze (in qualche caso potrebbero sorprendervi), dovete avere la costanza di proporre questo tipo di esercitazioni periodicamente e continuativamente.
CONSIGLI E SUGGERIMENTI
Prestate particolare attenzione al fatto che ogni volta che viene eseguita la finta il baricentro resti molto basso, così da garantire la maggiore esplosività possibile quando si torna a recuperare il pallone. Nella finta “forbice” e nello “step over” il piede (che esegue il gesto) deve essere accompagnato dalla finta del busto, del petto e dallo sguardo, fondamentali assieme all’uso delle braccia. Un errore molto comune che potreste riscontrare è un’esecuzione eccessivamente “rigida”, la finta invece deve essere accompagnata da tutto il corpo: arti superiori, busto e bacino. Per quanto riguarda il numero di ripetizioni consiglio l’esecuzione prima con il piede forte per un massimo di dodici volte, poi col piede debole e poi alternando i due piedi, sempre non più di dodici volte perché se si eccede, c’è il rischio che il livello attentivo del giocatore cali considerevolmente rendendo inutile l’esercizio.