Un blog al giorno

CALCIO, DILETTANTI E PAUSA ESTIVA

In estate meglio non disperdere i miglioramenti condizionali ottenuti col lavoro di nove mesi. I consigli di Stefano Fiorini, presidente dell'Aipac.

Finita la stagione sportiva si prospetta un periodo di riposo prima di rimettersi in moto pensando a quella successiva. Quali consigli possiamo dare ai giocatori per gestire al meglio la propria condizione fisica durante la pausa estiva e presentarsi per la nuova stagione in condizioni accettabili? Ecco cosa ci ha detto Stefano Fiorini, presidente Aipac, che ci segue dall’inizio dell’anno. «Se consideriamo le squadre che non disputano playoff o playout – le sue parole -  in pratica l’attività termina nel mese di Aprile e riprende ad Agosto. Si tratta di tre quattro mesi di inattività, che sono effettivamente tanti. In questo periodo molto fa l'educazione sportiva e alimentare patrimonio del singolo, ci sarà chi si lascia un po’ andare e viceversa chi cercherà di mantenere la condizione fisica. Sarebbe opportuno optare per questa seconda strada e non smettere di allenarsi utilizzando dei semplici programmini di mantenimento (vedi al proposito i consigli di Ivan carminati sul suo blog)» È sconsigliabile praticare tornei estivi? «È giusto che, se parliamo di dilettanti ovviamente, ognuno faccia ciò che lo diverte di più, l’importante però è rimettersi al lavoro una ventina di giorni prima dell'inizio della preparazione precampionato con un programma stilato dal preparatore o dall'allenatore.»

 

UN BILANCIO FINALE

Dopo aver ricevuto l'ultima “pillola di competenza” ed essendo in chiusura credo che sia giusto anche tracciare un bilancio di quanto vissuto assieme in questi nove mesi. L’annata è stata positiva (terzi e playoff raggiunti). Questo vuol dire che da un punto di vista condizionale la squadra s’è allenata bene e quindi grazie al nostro “prof”: delle sue indicazioni faremo tesoro anche nella prossima stagione. Chi ci ha seguito sa che la filosofia sulla base della quale abbiamo impostato il lavoro è stata basata sul cercare di ridurre all'essenziale le attività a secco mantenendo sempre alta intensità nelle esercitazioni con obiettivi globali (in figura 1 un esempio di esercitazione col pallone con obiettivi di resistenza lattacida).

Figura 1: Uno contro uno che diventa tre contro tre (clicca sull'immagine per aprire la scheda completa)

Non è un lavoro semplice ma con i consigli di Stefano Fiorini sono riuscito a correggere errori che stavo commettendo, prevenire quelli nei quali stavo per incappare e ho anche avuto conferme laddove la strada tracciata era quella giusta. Alla luce di ciò ritengo che chi opera nei dilettanti e non ha la possibilità di avere in campo una persona con competenze specifiche al proprio fianco debba necessariamente cercare un confronto con qualcuno che sia disposto a condividere le proprie conoscenze.

 

CHIEDETE E CONFRONTATEVI

Confrontatevi sui vostri dubbi e ponete domande. Io sono stato fortunato a potermi confrontare con il presidente dell’associazione preparatori atletici italiani, ma anche voi avete possibilità attraverso i social o le amicizie e attraverso molti altri canali di condividere esperienze dirette con persone esattamente come voi che vivono in realtà simili. Tutto sta a mettersi in discussione sempre, se riusciamo a crescere noi possiamo far crescere i nostri giocatori e la nostra squadra. Se di questo blog vi è stato utile anche solo un concetto, un’indicazione, un consiglio di tutto quello che è stato scritto e detto abbiamo vinto tutti.

 

Leggi gli altri articoli della serie, guarda gli esercizi e leggi i consigli di Stefano Fiorini

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

UNA GUIDA PER CHI ALLENA SUI CAMPI ARTIFICIALI
UNA GUIDA PER CHI ALLENA SUI CAMPI ARTIFICIALI
LA MOBILITÀ GENERALE NEL CALCIO
LA MOBILITÀ GENERALE NEL CALCIO
I GIOCHI MOTORI PER LA SCUOLA CALCIO
I GIOCHI MOTORI PER LA SCUOLA CALCIO
CALCIO, GIOCHI DI POSIZIONE E ALLENAMENTO
CALCIO, GIOCHI DI POSIZIONE E ALLENAMENTO

AGGIUNGICI SU FACEBOOK

DIGITAL MAGAZINE

ALLENARE IL GIOVANE PORTIERE

Un programma per ottimizzare i tempi di lavoro e il numero di contatti con la palla quando lavoriamo con più portieri. Una semplice proposta per chi allena nei settori giovanili.

SFOGLIA

Iscriviti su ALLFOOTBALL oppure esegui il LOGIN