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ENTRA IN GIOCO LA PALLA

I piccoli prendono rapidamente confidenza con l’ambiente e gli istruttori. Regaliamo loro proposte stimolanti dal risultato certo. Il bimbo, non dimenticatelo, si diverte se riesce

L’errore che comunemente commettiamo è quello di scegliere delle attività da proporre ai bambini senza avere un progetto, un programma progressivo di crescita coordinativa e motoria. Pensiamo al loro divertimento, e questo è giusto, ma capita ci si fermi solo a quell’aspetto. Se non esiste un filo conduttore che colleghi le proposte l’un l’altra il nostro lavoro non ha molto senso. Il rischio è riempire le giornate con giochi che non raggiungono i risultati sperati a livello motorio e che molti genitori vengano delusi e indotti a cambiare strada. Le sedute devono essere pensate e proposte in progressione affinché possano avvicinare il piccolo allo sport prescelto. Basandoci su questi principi “disegniamo” il seguito della nostra avventura. Il bambino in questo primo periodo ha iniziato a conoscere il suo nuovo “parco giochi”, a conoscere le dinamiche del proprio corpo, ad avere fiducia in se stesso e negli istruttori. Le proposte sono state molto semplici e la palla è stata inserita in modo graduale. Un suggerimento per le vostre attività. La scelta degli spazi assume un ruolo importantissimo. Mai commettere l’errore di utilizzare misure non adatte, pensarle sempre in funzione del tipo di gioco e dell’obiettivo che si persegue.

 

GIOCHI CLASSICI E PALLA AL PIEDE

Favoriti dalla fiducia che il bambino acquisisce velocemente in se stesso, partiamo con l’avvicinamento ai principi elementari del calcio. Per cominciare, la guida della palla con i piedi.

La seduta, pensata con questo approccio, comprende due giochi iniziali da svolgersi nel castello, una spazio ormai familiare agli allievi. Un 1,2,3 stella classico e il ruba coda ambedue eseguiti con la variante della conduzione del pallone. La parte centrale ripropone un percorso coordinativo che si chiude con la guida attraverso delle porticine e il ritorno al castello. L’istruttore scandisce con dei segnali guida e arresto. Nel finale l’immancabile gioco libero.

Riteniamo corretto iniziare solo ora, a programma avviato, una appena accennata componente calcistica perché se fatto subito avremmo assistito solo a tanta confusione e il rischio serio di qualche scontro fortuito. Chi sceglie di dedicarsi all’avviamento motorio dei piccini oltre a essere preparato deve avere pazienza. Deve rispettare i tempi fisiologici di apprendimento che consentano a tutti di riuscire nei giochi proposti e di conseguenza divertirsi. Ricordatevi che il bambino si diverte se riesce.

 

RIEPILOGO DELLA SEDUTA TIPO

Il gioco iniziale è l’1,2,3 stella! della durata di cinque minuti circa. I bambini, palla al piede, dovranno guidare e fermarsi al classico grido previsto dal gioco. Segue il ruba la coda anch’esso di cinque minuti circa. A turno un “cacciatore” deve riuscire a rubare la coda ai propri amici che scappano. Tutti i bimbi con una palla a contatto con i piedi.

 

Obiettivi principali:

  • Primi accenni di guida della palla;
  • Orientamento spazio temporale;

Obiettivi educativi:

  • Accettare che a volte si scappa e a volte si rincorre (a volte si vince a volte si perde);
  • Senso di appartenenza a un gruppo;
  • Accrescimento dell’autostima;
  • Educazione al rispetto delle regole del gioco e del vivere comune;

PARTE CENTRALE

Strutturiamo un circuito motorio per un esercizio che durerà circa dieci minuti. Si dividono i bambini in due gruppi. Il percorso si incrocia e si suddivide in stazioni, il piccolo si troverà a procedere in diagonale. Ogni stazione prevede un mini gioco con richieste specifiche differenti. Facciamo qualche esempio:

1) Provare a mantenere degli equilibri slanciando in avanti prima un piede poi l’altro in un cerchio

2) Un ostacolo da scavalcare

3) Un ostacolo da percorrere strisciandovi sotto

4) Effettuare una capovolta frontale o inversa con ausilio di istruttore su di un tappetino

5) Andare a carponi in quadrupedia fra conetti

6) Saltellare tra le sbarre a piedi uniti

7) Camminare in equilibrio dinamico su una pedana di legno stretta e lunga

8) Effettuare un giro completo intorno al cerchio, poi, palla al piede, guidarla all’interno di porticine laterali fatte con conetti o cinesini.

Per evitare noiosi tempi morti possiamo dividere ulteriormente i bambini. Mentre un gruppo esegue il circuito altri in una zona dedicata del campo eseguono giochi multisport per esempio il basket, il bowling o la pallavolo

RITORNO AL CASTELLO

Si rientra al castello eseguendo delle andature dettate dall’istruttore, o sfruttando dei momenti di gioco libero. Al fischio dell’istruttore i bambini interrompono l’attività all’interno del castello per recarsi al di fuori dei confini. Recuperano una palla sistemata su dei cinesini capovolti per prendere confidenza con la stessa ed eseguono elementi coordinativi di varia natura. Ecco un esempio di attività da eseguire nel castello senza palla.

 

Camminare:

  • Liberamente nello spazio operativo (a occhi aperti o con un occhio chiuso e uno aperto)
  • Imitando le andature degli animali
  • Seguendo tracciati prestabiliti
  • Seguendo un compagno e imitando i suoi movimenti

Correre:

  • Liberamente nello spazio di gioco (in avanti, indietro, lateralmente)
  • Seguendo le linee
  • A ritmi diversi (piano, forte)
  • Alternando a camminare

Saltare:

  • In modo fantasioso
  • Saltare alla destra e alla sinistra di una linea
  • A coppie tenendosi per mano

Rotolare, strisciare e muoversi in quadrupedia:

  • Rotolare in avanti, indietro, a destra, a sinistra
  • Effettuare capovolte in avanti e indietro
  • Spostarsi liberamente nello spazio in quadrupedia
  • Strisciare sull’addome e sul dorso

Fatto ciò possiamo dedicarci alle attività nel castello in guida della palla. Usiamo tutta la fantasia possibile. Fingiamo di essere macchinine che non devono scontrarsi o pirati ai quali non va rubato il tesoro, bisogna essere degli ottimi animatori per catturare tutta l’attenzione possibile e avere così successo nell’esecuzione del gioco. Senza scontrarsi e senza uscire fuori dal castello, i bimbi si fermano al segnale dell’istruttore. I segnali sono dapprima sonori poi visivi, per stimolare le capacità coordinative nello spazio, a testa alta. Concludiamo infine con una partitina in assoluta libertà, unico scopo per tutti… il divertimento!

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