Per arrivare, ci vuole un indirizzo
Il percorso di un giovane calciatore non può essere casuale e non può cambiare direzione ogni anno. Un settore giovanile deve condividere una filosofia di lavoro e precisi obiettivi.
Lunedì 2 Febbraio 2015 | Christian Botturi
Questo Blog non vuole essere uno spazio innovativo, considerando che nel gioco del calcio non c’è più nulla da inventare; ma un contenitore di idee e proposte operative per confrontarsi e migliorare le modalità di lavoro nei settori giovanili. Il vivaio di una società calcistica è infatti un cantiere aperto in continua evoluzione, dove si può e si deve sbagliare, in ambito metodologico, educativo e organizzativo, perché chi fa parte di questo ramo d’azienda ha il dovere di creare, al meglio, un percorso educativo e formativo per il giovane atleta che in futuro sarà il tifoso, l’atleta, l’appassionato o lo sportivo di alto livello, magari anche di altri sport!
Gli operatori di un settore giovanile, dai responsabili tecnici a quelli organizzativi, dall’educatore della scuola calcio all’allenatore dell’ultima squadra, devono necessariamente avere una matrice di pensiero, una filosofia da seguire che li accumuna al pari della volontà di mettersi in gioco e di cambiare per migliorare, anche se il modello tradizionale di gestione e conduzione sportiva di una società non lo prevede. I programmi delle realtà calcistiche italiane sono statici e non seguono i ritmi vertiginosi del cambiamento che, ormai da diversi anni, sono in atto in Europa e nel resto del mondo.
La mia squadra
Un vero settore giovanile deve avere dirigenti e allenatori pronti a misurarsi alla “stessa altezza dei ragazzi” con voglia di aggiornarsi e senza dimenticare la dimensione educativa dello sport, con il rapporto società-atleta, società-famiglia e società-scuola. In questo blog mi accompagnano tre amici che, nel corso degli anni, ho potuto misurare come persone che rispondono ai requisiti sopraindicati. Mauro Coltrini, col quale ci occuperemo dell’area tecnica. Gianluigi Ghia, con cui approfondiremo i temi relativi all’area atletico-coordinativa. Simone Susio, per offrire spunti e idee in merito alla spesso trascurata area socio educativa. Insieme, esprimeremo il nostro modus operandi che, nel quotidiano, cerchiamo di trasmettere nelle rispettive società di appartenenza.
Il video in alto è tratto dal clinic internazionale d’aggiornamento che ho organizzato lo scorso dicembre, con Andreas Georgson (responsabile tecnico del settore giovanile Malmo - Svezia), Michele Santoni (per cinque anni head performance dell’Ajax e oggi nello staff tecnico di Mimmo Di Carlo) e Gianluca Aleo (insegnante circo pedagogico, teatro del corpo e arti circensi). In particolare, è tratto dall’intervento di Gianluca Aleo sullo sviluppo coordinativo attraverso le arti circensi applicate al calcio.
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