CALCIO, PALLE INATTIVE, I BLOCCHI
Sui calci da fermo sono molte le soluzioni offensive per liberare l’attaccante in area di rigore: i blocchi, cosa sono e come si mettono in atto.
Giovedì 21 Aprile 2016 | Angelo Pereni
Lo scopo dei blocchi è liberarsi dalla marcatura diretta e crearsi un varco in area di rigore con l’aiuto dei compagni che sono preposti a ostacolare uno o più avversari. Il blocco è utile sia contro la marcatura a uomo sia a zona. Contro la prima si cerca di liberare un attaccante, contro la seconda si prova a “presidiare” un avversario in modo che non possa intervenire nella zona nella quale il nostro compagno è previsto vada a saltare. Il blocco per smarcarsi (contro difesa a uomo) può essere portato davanti, dietro e lateralmente. Quello per “marcare” (contro difesa a zona) può essere portato essenzialmente davanti l’avversario perché nella difesa a zona gli avversari cercheranno di attaccare la traiettoria della palla.
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IL BLOCCO PER SMARCARSI
I blocchi per smarcarsi possono essere effettuati da uno o più compagni di squadra (il famoso “trenino”) e hanno come obiettivo il marcatore (a uomo quindi) del compagno che deve essere smarcato. È importante usare il corpo, il meno possibile mani e braccia, viceversa il direttore di gara potrebbe essere indotto a fischiare fallo. Vi lascio con alcuni esempi di come si attacca, con i blocchi, una difesa che sui calci d’angolo si difende a uomo. Nel prossimo post analizzeremo, invece, i blocchi per marcare contro la difesa a zona. Nella lettura delle grafiche dovete ovviamente immaginare che i marcatori tenderanno a seguire gli attaccanti.