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DALL’ESERCIZIO AL GIOCO

Col quarto stadio delle frammentazioni entriamo in situazione. Avversari contro, porticine da attaccare per mettere in pratica quanto appreso.

La quarta frammentazione che vi propongo introduce l’avversario e la porta. Quindi applicheremo i principi appresi in quella base all’interno di un gioco situazionale con 3 avversari e 4 porticine. Questa diventa la “frammentazione situazionale base” perché non è collocata in una zona specifica di campo, ma viene eseguita in un contesto di gioco realistico.

La presenza di avversari e delle porte richiede una gestione di palla differente da quanto visto in precedenza.

A seguito di più ripetizioni dell’esercizio porterà un considerevole miglioramento della tecnica in situazione in particolare della ricezione orientata e della trasmissione forte. Sono un convinto assertore che la tecnica in situazione (nei modi, nei tempi e nella progressione corretta) sia la vera tecnica calcistica, da allenare in ogni seduta. Ritengo la tecnica non situazionale (chiamarla analitica credo sia riduttivo) propedeutica e di sostegno alla situazionale.

La quarta frammentazione introduce principi che in quelle precedenti era impossibile applicare. Vorrei sottolineare, in particolar modo, la transizione e la lettura delle linee di passaggio libere, imparando a occuparle. La transizione ci permette di lavorare, inoltre, sull’attenzione all’occupazione degli spazi e all’utilizzo dei tempi di gioco in relazione a palla, compagni e avversari. Non mi sto soffermando in particolare sull’aspetto meramente tattico (come attaccare e come prepararsi all’eventuale perdita del possesso palla), bensì su quello della continuità di pensiero tattico.

ATTACCARE SEMPRE

Mi piacerebbe che non esistesse un cambiamento di mentalità tra il possesso e il non possesso, per quella che si chiama la transizione passiva. Preferirei si facesse un ragionamento del tipo: ho la palla io “attacco”, hai la palla tu, io “ti attacco”. Per quel che riguarda il secondo aspetto, la lettura delle linee di passaggio, il processo è da considerarsi esperienziale. Più gioco in superiorità numerica, con l’aiuto di letture privilegiate e di consigli puntuali dell’allenatore, più imparo a trovare il compagno smarcato.

In questa esercitazione 8 giocatori blu si dispongono come nell’immagine di partenza del video. In un rettangolo di dimensioni variabili e dipendenti dalle abilità dei giocatori, quattro occuperanno i due angoli in basso, due quelli in alto e due occuperanno il “dentro” del rettangolo. Tre giocatori rossi si disporranno due sui lati corti del rettangolo e uno a tutto campo, con l’obiettivo di difendere alternativamente le due porticine del lato alto o basso.

Eseguita la frammentazione in una direzione, l’esercitazione continua in maniera ciclica, e si ripropone in quella opposta. Consiglio la sostituzione sistematica dei tre giocatori rossi.

Siamo entrati nel situazionale e ne usciremo il meno possibile, ma talvolta anche noi allenatori, per una lettura semplificata delle situazioni, avremmo bisogno di studiare, crescere, valutare, ponderare esercitazioni in un ambiente semplificato (pochi o nessun avversario) per poi adattare quanto appreso al calcio in situazione. A questo stadio della progressione inseriamo le porte ridotte, idealmente rappresentano una palla filtrante in verticale per un’azione in direzione della porta avversaria. Nella prossima esercitazione adatteremo la “frammentazione base situazionale” a una zona specifica di campo e lavoreremo sulla costruzione dell’azione a partire dal portiere.

 

Leggi gli altri post e guarda le altre esercitazioni a cura di Maurizio Marchesini

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