ALLENIAMO L’INTENSITÀ
Sbagliamo a preparare i giovani in base alle tendenze del calcio di adesso, da grandi sarà un calcio in parte superato. Proviamo a preparali al futuro, grazie all'intensità.
Martedì 14 Luglio 2015 | Maurizio Marchesini
ALLENIAMO L’INTENSITÀ from Allfootball on Vimeo.
Parliamo dell’obiettivo che vi ho proposto nella sezione “Crea il tuo esercizio” e che ho enunnciato nella clip video di apertura voglio soffermarmi su quali siano, a mio modo di vedere, i principi da seguire per cercare l’intensità di gioco nell’applicazione del metodo delle frammentazioni. L’esercitazione risulta intensa se soddisfa i requisiti raccolti nelle seguenti indicazioni chiave.
- Prima giocata in avanti: ogni frammentazione nasce con una palla che scorre in laterale questo sembra rappresentare un’incongruenza col principio proposto. In realtà la palla mossa per me rappresenta un pallone generico, in movimento. La giocata seguente dà il via all’intensità e la ricerca della profondità deve essere la prima scelta.
- Palla a chi vedo: un giocatore che è in comunicazione visiva con me è pronto a reagire a qualsiasi tipo di trasmissione, precisa o imprecisa, io riesca a effettuare.
- Palla aperta, palla chiusa: è un concetto che i ragazzi di qualunque età devono apprendere. Non lasciare palle scoperte all’avversario chiudendo tutte le linee di passaggio fornisce intensità al lavoro. Attaccare i palloni coperti va nella stessa direzione.
- Dai e vai: non c’è nessun motivo per cui un calciatore debba stare fermo. Tanto meno se è colui che trasmette il pallone. Dopo che ho dato palla devo muovere per cercare di essere nuovamente al servizio del mio compagno.
- Dai e sostieni: se trovo spazi chiusi allora do sostegno, e sono comunque intenso.
- Attacco alla porta: le statistiche tratte grandi club ci dicono che più portiamo giocatori nell’area avversaria più è facile fare gol. Attaccare la porta non deve essere un corollario della manovra. L’obiettivo deve essere quello di avviare strategie per fare gol e quindi attaccare la porta il più efficacemente possibile.
- Equilibrio: una squadra è intensa se pensa collettivamente. Quando attacco devo essere pronto a recuperare palla appena perdo il possesso. In fase di non possesso devo essere pronto ad attaccare efficacemente quando la riconquisterò. Di conseguenza, dovrò essere pronto ad aggredire per evitare, nei limiti del possibile, di lasciare palle scoperte agli avversari, che gli permetterebbero più efficaci soluzioni di gioco. E quindi per sviluppare nei miei giocatori un pensiero aggressivo non deve mai tralasciare la virtù del saggio: “Se sono in equilibrio sto bene, ma sono statico”. Voglio cambiare le cose ed essere intenso. E quindi perdere e ricostruire il nostro equilibrio tramite un’interpretazione collettiva delle diverse situazioni che dobbiamo allenarci ad affrontare.
- Ordine: una squadra è ordinata se i suoi giocatori riconoscono i rombi immaginari che si formano durante il gioco e se ogni singolo sa riconoscere la propria posizione, non rispetto alla globalità del terreno di gioco ma al singolo rombo e agli elementi che lo compongono e coi quali deve interagire. Vorrei ricordare, però, che una frammentazione è efficace se è intensa e non se viene semplicemente svolta in maniera corretta. Quindi consentite l’errore o addirittura incentivatelo, perché allenando il giocatore a risolvere le situazioni che si creano lo si prepara ad affrontare la partita sapendo mantenere o ritrovare l’equilibrio di squadra.
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