CALCIO E PSICOCINETICA: UNA PROGRESSIONE DI LAVORO
Alleniamo i giovani a ragionare, decidere e agire velocemente in funzione dei cambiamenti che intervengono attorno a loro. È la qualità dei grandi campioni.
Giovedì 19 Gennaio 2017 | Gaia Missaglia

Il lavoro sulla psicocinetica è, al giorno d’oggi, un caposaldo dell’attività degli istruttori. La psicocinetica concerne l’utilizzo di esercitazioni che permettono di allenare la capacità del calciatore di effettuare e modificare nel più breve tempo possibile un comportamento in base al manifestarsi di stimoli esterni. Gli stimoli più frequenti, importanti e decisivi per le scelte delle azioni da compiere nel calcio sono certamente quelli visivi. L’idea è quindi quella di utilizzare esercitazioni nelle quali le informazioni rispetto all’ambiente circostante che la vista percepisce variano e il comportamento del calciatore si debba adeguare di conseguenza.
I COLORI PER STIMOLARE LA VELOCITÀ DI RAGIONAMENTO
L’utilizzo di diversi colori, per esempio, rappresenta uno degli strumenti più diffusi per il lavoro sulla psicocinetica grazie al quale le nostre giovani calciatrici (o calciatori ovviamente) possono essere allenati con efficacia al gioco moderno che richiede capacità e velocità cognitive sempre maggiori. In questo post vi propongo allora una prima parte di una progressione “aperta” (cioè modificabile a vostra discrezione) dalla quale potete trarre spunto per le vostre sedute di allenamento.
POSSESSO PALLA A TRE COLORI
Dividiamo il gruppo di lavoro in tre colori e facciamo eseguire trasmissione della palla a colore diverso dal proprio (con le mani o con i piedi). Le varianti possono essere molteplici in funzione degli obiettivi che vi ponete, per esempio:
- si vieta il movimento a chi è in possesso o si vieta il passaggio sopra la testa (per stimolare lo smarcamento);
- chi trasmette è obbligata ad attaccare uno spazio vuoto;
- prima di ricevere bisogna chiamare il nome della compagna alla quale trasmetterò palla;
- se l’area di gioco è divisa in più zone dopo il passaggio si obbliga chi ha trasmesso a muoversi in una zona diversa dalla sua … e così via.
DIVIDIAMO L’AREA DI LAVORO IN ZONE
Con l’area di lavoro in zone diverse giochiamo un possesso palla due colori contro uno con obbligo dei colori in possesso di cambiare zona di possesso ogni numero di passaggi predefinito dall’allenatore. Se il colore che sta sotto intercetta palla manda “sotto” il colore al quale ha intercettato il passaggio. Varianti: a) le squadre si dispongono come in figura 1, i bianchi iniziano in possesso nella loro zona con uno (o due a scelta del tecnico) dei rossi che va a cercare di intercettare palla. Se i bianchi riescono a mantenere il possesso per un numero predeterminato di passaggi consecutivi devono successivamente trasmettere palla ai blu sul lato opposto contro i quali uscirà in pressione un altro (o più) dei rossi. Se i rossi intercettano palla devono servire a loro volta i blu (passando per un appoggio sui compagni nella zona centrale) e si posizionano nell’area dei bianchi che devono uscire a loro volta in pressione sui blu secondo i criteri stabiliti. Secondo le regole del gioco e i tempi stabiliti si procede senza soluzione di continuità alternando i colori.
INDICAZIONI E OSSERVAZIONI PER I CALCIATORI
Le seguenti indicazioni o consigli che possono diventare correzioni da eseguire: sono indicate e utili per il gioco vero e proprio in situazione al quale ci stiamo preparando.
- Giocare su chi vediamo.
- Giocare a chi ci vede.
- Non voltare mai le spalle al pallone.
- Muoversi senza palla per essere sempre una soluzione per la giocata successiva.
- Comunicare con efficacia
- Cercare di elaborare in anticipo la giocata da effettuare.
Nel prossimo post chiuderemo la progressione con la trasposizione in due tipi di partite delle esercitazioni svolte secondo questi criteri.
Leggi gli altri post e guarda le esercitazioni a cura di Gaia Missaglia