CALCIO:ESERCITIAMO IL TIRO IN PORTA
Modalità d’esecuzione, superfici del corpo utili ed esercitazioni pratiche per allenare una conclusione a rete efficace e vincente.
Lunedì 19 Dicembre 2016 | Gaia Missaglia
Facendo seguito a quanto analizzato nel precedente post in questo vi propongo altre esercitazioni (singole a video e di squadra nelle grafiche sottostanti) grazie alle quali potete allenare i vostri giovani calciatori a migliorare il gesto principe del calcio: il tiro in porta.
QUALI SUPERFICI DEL CORPO SI USANO?
- Collo pieno piede: per imprimere la massima potenza.
- Interno collo piede: con la punta del piede rivolta leggermente verso l’esterno si genera una traiettoria curva a rientrare.
- Esterno collo piede: con la punta del piede rivolta leggermente verso l’interno si genera una traiettoria curva a uscire.
- Interno piede: per coprire distanze minori e quando si ricerca una maggior precisione.
- Punta del piede: per guadagnare tempo e spazio (ma a discapito della precisione).
- Tacco piede: gesto spettacolare e quasi illeggibile per l’avversario ma di estrema difficoltà, col tallone per indirizzare la palla, con interno o esterno per effettuare delle deviazioni.
- Testa: per traiettorie aeree alte.
I TIRI IN ACROBAZIA
Il mio consiglio è, inoltre, di non porre freno alla creatività e provare a calciare o a colpire la palla anche nei modi più spettacolari, ovvero in acrobazia. Cercate di allenarvi non attendendo la palla staticamente ma facendo precedere al passaggio dei movimenti di smarcamento. È divertente e gradito ai giovani, inoltre, dividere la porta in settori e a ognuno assegnare un punteggio diverso in relazione alla difficoltà di “centrarlo” con un tiro.
LE ESERCITAZIONI
Prima proposta: si gioca una partita libera in spazi non eccessivamente ampi con il vincolo che è possibile fare gol e calciare solo fuori da un’area delimitata intorno alle due porte. Seconda proposta (figura 1).
Posizioniamo una porta al limite dell’area di rigore fronte all’altra. Delimitiamo il campo lateralmente in modo da avere un’area di lavoro estremamente ridotta. Si gioca una partita a ranghi ridotti (esempio tre contro tre) con l’obbligo di andare il più velocemente al tiro e altrettanto velocemente rimettere in gioco un altro pallone una volta segnata una rete o perso il pallone in gioco. Per i vostri giocatori è molto divertente se effettuato a mo’ di torneo con partite a tempo (in figura due squadre stazionano all’esterno aspettando il loro turno di gioco e intanto recuperano i palloni).
Si ringrazia Viola Brambilla dell'Fcf Como 2000 per le dimostrazioni
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