CALCIO E CRESCITA PSICOFISICA DEI BAMBINI
Le fasi dello sviluppo cognitivo per fasce d'età ci aiutano a capire come lavorare con piccoli e piccole in periodo pre adolescenziale, un momento decisivo per la loro crescita.
Venerdì 19 Maggio 2017 | Gaia Missaglia
Giocare a calcio per i più giovani è anche un importante momento di crescita psicofisica. Se si allena una squadra femminile o si ha a che fare con giovanissime calciatrici inserite in un gruppo di maschietti gli obiettivi di lavoro non differiscono in funzine della differenza di sesso. Nelle più tenera età non deve mai mancare la dimensione ludica e della spontaneità, mentre con le ragazze più grandi lo sport viene vissuto maggiormente con orientamento al risultato e al desiderio di emergere.
GIOCARE È COMUNICARE
Giocare è comunicare. Attraverso il gioco, le bambine:
manifestano con naturalezza e semplicità i loro bisogni e i loro sentimenti;
sviluppano abilità e capacità cognitive;
scaricano la loro aggressività;
imparano a fronteggiare la loro emotività;
passano da una prima fase di forte egocentrismo a una di collaborazione con le compagne.
Il calcio è insomma, ambiente privilegiato per le relazioni interpersonali, un prezioso e insostituibile strumento per l'osservazione e la decodificazione dei loro bisogni.
LE FASI DELLO SVILUPPO COGNITIVO PER FASCE D'ETÀ
Periodo pre operatorio (5 -7 anni): la categoria Piccoli Amici.
Le azioni mentali non sono ancora sistematiche e coordinate tra loro, viene considerato un solo aspetto del compito alla volta. Questa fase è caratterizzata dall’egocentrismo, il mondo viene percepito solo dalla propria prospettiva e si è incapaci di decentrarsi dalla propria visione (scopri il blog dedicato con le proposte pratiche per la categoria)
Periodo operatorio concreto (7-11 anni): la categoria Pulcini.
È considerata l’età d’oro della motricità e dell’apprendimento. Questo periodo rappresenta il momento in cui si diventa consapevoli del proprio corpo e delle proprie capacità. Viene definito il proprio schema corporeo, si sviluppa il senso di autonomia, di libertà di espressione e rispetto delle regole e soprattutto degli altri (scopri il blog dedicato con le proposte pratiche per la categoria).
Periodo formale (dagli 11 anni): la categoria Esordienti.
La bambina riesce a condurre ragionamenti corretti senza la necessità di partire da un dato di esperienza, si sviluppa la capacità di astrarre, di applicare la logica e di trarre conseguenze. La personalità della giovane calciatrice è ormai in pieno sviluppo. Da un punto di vista didattico è in grado di mettere in atto le gestualità che gli permettono di risolvere i problemi che possono presentarsi durante la partita.
COSA NON DEVE MAI MANCARE NELLA SEDUTA
Il coinvolgimento attivo.
L'apprendere facendo.
La costruzione di un ambiente stimolante.
La richiesta di compiti adeguati al livello cognitivo delle bambine e dei bambini.
Con la collaborazione di Francesca Gargiulo
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