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CALCIO: CRESCIAMO IL GIOVANE TALENTO

Imparando dai campioni costruiamo un modello funzionale per allenare la crescita umana, tecnica e tattica dei giovani. Principi ed esercizi.

Un buon modo per capire come incidere, sotto l’aspetto dell’intensità, nella formazione di un calciatore è quello di studiare i comportamenti dei giocatori che in campo internazionale si distinguono per efficacia (e intensità appunto). Proviamo, sulla base delle loro caratteristiche, a costruire un modello funzionale.

 

Il calciatore moderno:

  • ha buona tecnica in velocità;
  • legge e riconosce velocemente le situazioni di gioco;
  • ha forza;
  • è veloce;
  • gioca a tutto campo e “a tutto tempo”;
  • gioca con la squadra per la squadra;
  • è disponibile alla fatica e non privilegia gli individualismi;
  • possiede valori etici e morali;
  • si allena molto e con grande applicazione;
  • ha comportamenti che non compromettono l’esito sportivo.

Se riflettiamo bene, questo è ciò che contraddistingue i grandi campioni. Ogni giovane calciatore, nel rispetto delle sue caratteristiche e dei suoi limiti, ha il diritto di provare a imitarli. Ogni istruttore d’altro canto può pensare di lavorare in questa direzione avendo l’accortezza di far prendere coscienza ai giocatori delle loro realistiche possibilità di crescita e successo.

 

IN CHE MODO?

Se partiamo dalla premessa che la scienza ci dice che l’età d’oro dello sviluppo è tra i sei e i dodici anni (attività di base), quello è il momento determinante per la formazione del futuro calciatore. Non solo per ciò che riguarda coordinazione e abilità motorie, indispensabili, ma anche per creare mentalità ed educazione sportiva. Parliamo della cultura dello sport che deve guidare i comportamenti del giovane e di tutti coloro che gravitano attorno a lui: genitori, amici, scuola… la società in generale. Nessuno stimolo esterno va tralasciato, tutti concorrono nella crescita del giovane. All’inizio gli input che forniremo raggiungeranno lo strato più alto del cervello (sistema piramidale), successivamente il bagaglio di informazioni, comportamenti automatizzati ed esperienze faranno sì che la risposta motoria venga riconosciuta, tra le tante informazioni raccolte, a uno strato del cervello più basso e immediato nella risposta (sistema extrapiramidale). Non commettiamo inoltre l’errore di pensare che dopo i dodici anni non sia più necessario continuare; l’acquisizione di abilità motorie e l’assimilazione di comportamenti proseguono anche in età adulta. Se in giovane età abbiamo costruito una efficace base di abitudini e comportamenti, tattici e morali, oltre a schemi motori di base, la costruzione dell’atleta evoluto sarà facilitata.

 

SOLUZIONI E VELOCITÀ DI RISPOSTA = INTENSITÀ

Una risposta immediata, selettiva, efficacemente correlata in interazione tra aree tecnico, tattiche, fisiche e psicologiche comportamentali diventa eccellente quando ogni aspetto è al massimo livello. Allo stesso modo l’eccellenza in uno di questi aspetti può sopperire a carenze di altri. Possiamo per esempio riconoscere, fra i professionisti, giocatori con carenze tecniche, ma con efficacia agonistica o tattica formidabile.

 

COSA FARE IN UN ALLENAMENTO MODERNO:

  • programmare per ottimizzare;
  • richiedere, in ogni allenamento, intensità, attenzione e concentrazione;
  • effettuare recuperi corti;
  • abituare i giocatori alla fatica;
  • allenare in modo efficace la tecnica (in situazione);
  • richiedere sempre organizzazione, in ogni gioco;
  • abituare a difendere avanzando alla riconquista della palla;
  • inserire esercitazioni di preacrobatica e coordinazione in giovane età;
  • effettuare esercitazioni specifiche per l’intensità e riconquista della palla;
  • non tralasciare esercitazioni di tattica semplice (dall’uno contro uno al quattro contro quattro);
  • abituare alla prevenzione e al riconoscimento delle posture;
  • lavorare sul potenziamento fisiologico individuale riferito all’età del giocatore;
  • abituare i giocatori all’analisi di problemi individuali e a trovarne soluzione;
  • avere cura del materiale di lavoro, prepararlo correttamente e per tempo.

LE ESERCITAZIONI

Concludo dunque proponendovi tre esercitazioni che risultano essere molto efficaci, ognuna per gli obiettivi che persegue, se inserite in allenamenti pensati e strutturati secondo i principi che abbiamo appena elencato.

 

Esercizio 1. Tecnica e tattica semplice in situazione (figura 1).

Figura 1: due contro uno a opzione, clicca sull'immagine per aprire la scheda completa dell'esercizio

Esercizio 2. Pressione e riconquista della palla con cambio di gioco (figura 2).

Figura 2: pressione e riconquista palla con cambio di gioco (clicca sull'immagine per aprire la scheda completa dell'esercizio)

Esercizio 3. Ricezione e trasmissione palla (figura 3).

Figura 3: ricezione e trasmissione palla (clicca sull'immagine per aprire la scheda completa dell'esercizio)

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