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CALCIO: COME LEGGERE E GESTIRE GLI SPAZI

Riferimenti e distanze di gioco, come le interpreta la nostra mente? Capiamone di più, i test per valutarci e le esercitazioni per migliorarci.

Nei precedenti post abbiamo visto come il sistema orientativo umano non sia sufficientemente completo per soddisfare tutte le esigenze necessarie proprie del calcio e che esiste una potenzialità latente del nostro sistema cognitivo in grado di venirci in aiuto in particolari situazioni.

 

LA CAPACITÀ LATERALE DEL PENSIERO

Si tratta della capacità laterale del nostro pensiero, ovvero la possibilità di risolvere un problema senza affidarsi solo all’analisi diretta dei dati posseduti soprattutto quando sono insufficienti (per esempio stimoli visivi incompleti). Questa risorsa viene utilizzata attraverso elementi intuitivi che esulano dalla rigida catena logica azione-reazione. Sono elementi che possono, per esempio, essere richiamati alla mente attraverso un’immagine (o una parola) “acquisita” durante gli allenamenti e abbinata a una specifica situazione.  È il concetto di rappresentazione mentale ovvero una sorta di memoria gerarchica d’azione basata su simboli o codici orientativi (sia direzionali sia territoriali) conosciuti e facilmente memorizzabili: le figure geometriche, i colori o parole che rimandano a un’immagine.

 

I QUATTRO STADI DELLA RAPPRESENTAZIONE MENTALE

Per allenare la capacità laterale bisogna verificarne il "livello posseduto", cioè l’abitudine a utilizzarla e successivamente il "livello dimostrato", ovvero l’abilità immediata di adattamento alle richieste durante i test. Infine occorre misurarne il livello di apprendimento raggiunto durante le esercitazioni nel corso degli allenamenti.  Ancor prima, però, bisogna partire misurando la rappresentazione mentale simbolica (il primo stadio), cioè misurare la capacità individuale di utilizzo di tale risorsa attraverso figure geometriche ben visibili e segnate sul campo. Successivamente si può passare alla rappresentazione mentale codificata (secondo stadio), cioè all’abilità dimostrata nel seguire direttive impartite nei tempi giusti e richiamanti alla mente le figure geometriche precedentemente utilizzate.

 

TERZO E QUARTO STEP

Il terzo stadio è rappresentato dalla rappresentazione mentale visualizzata. Possiamo definirla come il mostrare quanto si sia in grado di visualizzare (tra i compagni con i tempi giusti e durante il gioco) il movimento di figure geometriche non direttamente visibili e saper consigliare i compagni di reparto attraverso codici ma senza essere direttamente coinvolti nel gioco. Lo stadio finale è la rappresentazione mentale interattiva in situazione raggiunto dal giocatore senza l’utilizzo di simboli visibili o di codici durante momenti di gioco che lo coinvolgono direttamente.

 

IL TEST PER LA RAPPRESENTAZIONE CODIFICATA

Vediamo un esempio di test riguardante il livello posseduto e dimostrato della rappresentazione mentale codificata (secondo stadio). Durante queste esercitazioni le direttive dell’istruttore si rivolgono contemporaneamente ad attaccanti e difendenti, testando nello stesso momento le abitudini di utilizzo e l’adattamento immediato alla rappresentazione mentale codificata di più giocatori con ruoli e funzioni differenti.

 

TRE CONTRO UNO PER L’ATTACCO A UNA LINEA

Si gioca un tre contro uno a campo aperto, i giocatori partono a venti metri dal difensore che protegge una linea di dieci metri posizionata cinque metri alle sue spalle. Gli attaccanti devono tentare di oltrepassare la linea utilizzando le direttive codificate chiamate dall’allenatore (quadrato, triangolo, rombo). Il difensore si dovrà muovere di conseguenza, l’ampiezza della figura da visualizzare dovrà essere composta da lati di dieci metri, per il rombo tale lato sarà la diagonale orizzontale (vedi figura 1, clicca sull’immagine per aprire la scheda completa dell’esercitazione).

Figura 1: clicca sull’immagine per aprire la scheda completa dell’esercitazione

Leggi gli altri post e guarda le esercitazioni a cura di Alessandro Bubba e Paolo Tramezzani.

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