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CALCIO, PORTIERI, L’ANTICIPO BASSO

Teoria ed esercitazioni per allenare i giovani numeri uno alla difesa dello spazio e della porta in uscita a terra, un intervento spesso decisivo.

Nel calcio, a seguito del costante aumento della velocità del gioco e delle transizioni, sempre più spesso i portieri sono chiamati a doversi allontanare dalla porta per anticipare o contrastare gli avversari lanciati verso di loro. È il caso in cui il pallone supera la difesa, il numero uno ha a disposizione quattro diversi tipi di gesti tecnici.

L’uscita bassa in anticipo: si concretizza quando il portiere arriva prima dell’attaccante sul pallone e può essere effettuata con le mani o con i piedi in relazione alla zona di campo nella quale avviene l’intervento.

L’uscita bassa a contrasto: accade quando il portiere arriva sul pallone contemporaneamente o in leggero ritardo rispetto all’attaccante, viene effettuata prevalentemente con le mani o con l’opposizione del corpo.

L’uscita bassa in copertura: è il caso in cui l’estremo difensore è in ritardo rispetto all’attaccante e tenta di chiudere più specchio di porta possibile opponendosi passivamente alla conclusione.

L’uscita con duello uno contro uno: in questo caso l’attaccante punta la porta palla al piede e il portiere decide di uscire, chiudere lo specchio della porta e tentare di opporsi in questo caso in modo attivo.

 

LE FASI DELL’USCITA BASSA

Per una effettuare una corretta uscita bassa bisogna essere bravi ed efficaci in diverse fasi.

Fase di anticipazione: il portiere sceglie la postura da adottare in funzione della distanza dell’azione dalla porta, della posizione degli avversari e dei compagni. Comprende la valutazione dei possibili pericoli. È fondamentale stimolare i giovani portieri ad allontanarsi il più possibile dai pali per aiutare i compagni ed è importante insegnare loro la capacità di leggere i palloni coperti e scoperti.

Fase di valutazione: è la capacità di lettura della traiettoria della palla (in relazione alla sua distanza) e della velocità della stessa rispetto a compagni e avversari.

Fase di realizzazione: si concretizza nel saper eseguire spostamenti in corsa in tutte le direzioni, nell’abbassamento progressivo del busto durante lo spostamento per migliorare la fase di sbilanciamento, nella gestione ideale delle linee di tuffo per attaccare la palla (raggiungerla il prima e più lontano possibile), nella presa e successiva azione di ripartenza.

 

CRITERI E SCELTE

Perché scegliere un tipo di intervento rispetto un altro? Dipende dallo spazio e dal tempo. Come per gli altri gesti tecnici, il timing, cioè la capacità di fare coincidere il corretto movimento ai fattori esterni, è fondamentale. Lo spazio va gestito in funzione della distanza della palla, della posizione dei compagni e degli avversari, mentre il tempo è caratterizzato dalla velocità della palla e degli avversari. Per questo le uscite basse vanno allenate con maggiori varianti possibili:

  • variare lo spazio da coprire frontalmente
  • variare la velocità della palla
  • variare la posizione di partenza della sfera (utilizzare le zone di campo centrali e quelle laterali)
  • variare gli attaccanti (se si lavora con un gruppo di portieri, ruotare spesso i portieri per fare in modo che velocità e scelte in fase offensiva siano diverse)

AVVIARE IL PORTIERE ALL’USCITA BASSA

Le regole per avviare il portiere a questo gesto tecnico partendo dalla categoria Esordienti e in seguito scendere nel dettaglio sono le seguenti:

  • cercare di usare sempre come piede di spinta il piede omologo al lato di tuffo. In situazione di gioco molto spesso poi questa regola viene meno, ma è corretta e aiuta a trovare la più efficace frequenza dei passi possibile. È una scelta, inoltre, che permette al portiere di ottenere la massima lunghezza del tuffo (video, primo esercizio)
  • durante la corsa verso il pallone, abituare il calciatore ad abbassarsi progressivamente con la schiena per facilitare la fase di sbilanciamento (video, secondo esercizio)
  • allenare il portiere a difendere lo spazio davanti a sé oltre che la porta (video, terzo esercizio)
  • esercitare il portiere ad arrivare a contatto con la palla il più lontano possibile dai pali (figura 1, clicca sull’immagine per aprire la scheda completa dell’esercizio).

Figura 1: clicca sull'immagine per aprire la scheda completa dell'esercizio

Consigliamo di far effettuare dopo l’uscita un gesto tecnico di ripartenza offensiva, abituando il numero uno a trasformare l’azione da difensiva ad offensiva.

 

Articolo a cura di Daniele Airoldi - Si ringrazia Adam Caressa per essersi prestato nelle dimostrazioni e la società Gs Soccer Boys di Turbigo

 

Leggi tutti gli altri articoli sull’allenamento dei giovani portieri e guarda gli esercizi a cura dell'Apport

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