IL CALCIO DEI PICCOLI: GIOCO ED EMOZIONI
Partita, tiro in porta e duello sono le attività più coinvolgenti per i bambini. Ecco una proposta dall'alto carico cognitivo.
Mercoledì 17 Febbraio 2016 | Simone Tofa
Durante i miei incontri di formazione con gli istruttori di settore giovanile, spesso mi viene chiesto come si può coinvolgere, nelle attività didattiche, tutti i bambini. S’intende tutti, quindi anche quelli che vengono al campo perché in squadra c’è un loro amico, quelli che hanno voglia solo di giocare la partita e tendono a estraniarsi dalle altre attività oppure coloro che vivono situazioni di vita particolari e hanno bisogno di praticare uno sport di tipo aggregativo come è il calcio. In questi casi entrano in gioco le nostre competenze: abbiamo il dovere di trovare delle soluzioni. Non basta essere bravi istruttori sulla carta, bisogna dimostrarlo sul campo. Tutti i bambini devono essere coinvolti e tutti devono riuscire a ottenere dei benefici dal punto di vista emozionale, tecnico, motorio e di incremento dell’autostima. Quali sono allora le proposte che accendono le emozioni di tutti i piccoli? Senz’altro,
- la partitella (meglio se si organizza un mini torneo);
- il tiro in porta (con sfida a chi fa più gol o quello più bello);
- il dribbling (superare il diretto avversario per creare nuove situazioni di gioco).
Da questo ragionamento nasce l’idea del post di questo mese.Vi propongo un gioco - partita che durante il suo svolgimento coinvolge tutti i bambini, i quali saranno stimolati a trovare soluzioni di gioco sempre diverse e possibilmente efficaci.
LE GIOCATE COMBINATE
Con dieci bambini (più un portiere) formate due squadre da quattro giocatori più due jolly e disponeteli in cinque coppie come da figura 1.
Il gioco inizia con uno dei jolly (la coppia centrale) che esegue un uno contro uno con il portiere. Finita l’azione, entrano in campo gradualmente gli altri calciatori che in virtù delle regole e del complesso sistema di punti (figura 2 clicca sull’immagine dell’esercizio per aprirne la scheda completa) sono costretti a sviluppare strategie condivise.
La comunicazione in questo esercizio è fondamentale, per questo propongo la struttura a cinque postazioni. Così facendo, i bambini devono avere ben presente chi si trova in basso, in alto, a destra e a sinistra. Concetti questi che si legano a tutta una serie di parole e principi chiave del gioco del calcio. I bambini, inoltre, sono emozionalmente attratti dal risultato e dai gol, a livello cognitivo quindi otterrete un forte impatto. Saranno costretti a fare calcoli impegnativi (conteggiare i punti fatti), che vengono assegnati a seconda della modalità di gioco che hanno giudicato più funzionale ed efficace. Anche questo è un percorso pedagogico, avere sempre la mente “accesa” per poter raggiungere obiettivi significativi e al contempo giocare a calcio.
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