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VOLETE CALCIATORI CONCENTRATI?

Distrarsi, nello sport, danneggia la prestazione. Ecco alcuni semplici suggerimenti per essere sempre attenti e migliorare la propria performance.

La capacità di rimanere concentrati è uno degli aspetti mentali più importanti per esprimere una buona prestazione. Vi sarà capitato, durante un allenamento, una partita o in altri contesti (a scuola piuttosto che nel corso di una conversazione), di non riuscire a rimanere con la testa sul compito che ci viene richiesto in quel momento. Le fonti di distrazione possono essere interne ed esterne, pensieri ma anche sensazioni fisiche come il dolore. E il pensiero va completamente altrove o fluttua tra il da farsi e la fonte di distrazione. Possono essere parole che ci sono state dette e che rimbombano in testa, le preoccupazioni scolastiche, una delusione affettiva piuttosto che una grande passione che stiamo vivendo. Possiamo anche essere distratti semplicemente da cose capitano in quel preciso momento e che catturano la nostra attenzione: un treno che passa vicino, il vociare del pubblico o un allenamento di una squadra nel campo adiacente.

È fondamentale, però, imparare a rimanere concentrati e restringere il nostro focus attentivo su ciò che risulta veramente rilevante al fine della prestazione nella quale ci stiamo cimentando, escludendo ogni altra cosa. Rimanere concentrati significa saper allontanare qualunque possibile disturbo e svolgere al meglio, con consapevolezza, ciò che stiamo facendo. Il risultato dell’incapacità di rimanere concentrati, ricordatelo, è sempre una prestazione al di sotto delle proprie possibilità. Ecco, allora, alcuni semplici accorgimenti utili per migliorare e allenare questo aspetto mentale basilare.

LE STRATEGIE PER RIMANERE CONCENTRATI

Siate consapevoli: chiedete a voi stessi prima di iniziare un’attività se vi sentite sufficientemente tranquilli e concentrati o se invece avete pensieri, sensazioni disturbanti. Questo è il primo step per poi, se necessario, mettere in atto altri accorgimenti.

Sgombrate il campo visivo: a volte è sufficiente togliere dalla nostra visuale i fattori che ci distraggono, per esempio un oggetto che indossiamo e che ci ricorda quel ragazzo o quella ragazza che ci ronza in testa. Può essere utile anche forzare il campo visivo, entrare sul terreno di gioco con lo sguardo fisso sul manto erboso o sulla porta avversaria e lasciare fuori spalti, genitori e tutto il resto.

Parlatevi: quando vi rendete conto che siete distratti, iniziate a imporvi, letteralmente, uno stop. Parlate con voi stessi, mentalmente fate la “cronaca” di quello che vi accingete a fare o che già state facendo.

Ripassate le parole del mister: ripensate a ciò che vi ha detto l’allenatore nel prepartita o, se sta parlando, forzatevi ad ascoltare cosa sta dicendo.

Mettete quello che vi distrae nella borsa: prendete un foglio e scriveteci ciò che vi deconcentra. Oppure prendete un oggetto che rappresenti simbolicamente la vostra distrazione, poi riponete il tutto in un posto all’interno dello spogliatoio (una tasca della borsa da calcio o del giubbotto). Infine chiudete, voltatevi e dite a voi stessi che quando avrete finito, dopo la partita, ritroverete lì il vostro oggetto e i pensieri ai quali è legato. Questa è una strategia estremamente pratica che vi aiuta a circoscrivere la distrazione pur dandogli importanza perché l’obiettivo non è dimenticare (evidentemente per voi quella cosa è importante), ma prestarle attenzione in un secondo momento, più opportuno.

Createvi piccoli rituali: farlo, soprattutto nel prepartita, porta una serie di vantaggi tra cui quello di aiutare a concentrarsi. Può trattarsi di un semplice gesto, una frase o una parola piuttosto che azioni più complesse. L’obiettivo è proprio quello di ricordare a voi stessi che da quel momento inizia “La partita”, e tutto il resto deve rimanere fuori. Nel mio caso, quando giocavo a pallanuoto, prima di buttarmi in acqua mi davo tre schiaffetti vigorosi sulle cosce seguiti da uno sbuffo altrettanto vigoroso a cui facevo seguire il tuffo in piscina.

 

Torneremo in futuro sull’argomento rituali e, più in generale, sulla routine del prepartita, essendo anche questo un aspetto che ci può aiutare ad affrontare al meglio la prestazione. Intanto iniziate ad allenare le vostre capacità attentive, anche in contesti diversi da quello sportivo per arrivare in campo più preparati anche da questo punto di vista.

Clicca e leggi gli altri articoli di Daniela Oriandi

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