CALCIO: STRATEGIE PER FARE GOL
Il contropressing, adottato da Barcellona, Bayern e il Borussia di Klopp, una soluzione tattica coraggiosa. In che cosa consiste e come si allena.
Mercoledì 4 Maggio 2016 | Steven Turek
Il contropressing, come espressione tattica, è diventato famoso negli ultimi anni grazie a squadre come il Barcellona e il Bayern Monaco, che ne hanno fatto la base dei propri successi. Questo sistema difensivo, però, non è utilizzato solamente da chi basa la propria filosofia di gioco sul possesso palla. Per esempio, il Borussia Dortmund di Klopp adottava questo tipo di atteggiamento per il suo gioco spregiudicato e votato all’attacco: come riusciva il tecnico tedesco ad adattarlo al modo di giocare della sua squadra? Alla base del contropressing ci sono due motivi principali:
- rendere "sicura" la fase di attacco (come per il Bayern Monaco e il Barcellona, che fanno del possesso la loro filosofia di gioco) riconquistando palla il prima possibile.
- creare occasioni da gol. Quando l'avversario recupera palla e va in fase di transizione positiva o contropiede, si aprono spazi in difesa ed è possibile che si perda in organizzazione difensiva. Se si è in grado di riconquistare nuovamente il pallone proprio in quel momento, allora si possono utilizzare spazi altrimenti difficilmente liberi. Questa era una dinamica cardine per gli sviluppi dei principi di gioco del Borussia di Klopp.
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I MOVIMENTI PREVENTIVI
Al di là di quale obiettivo abbia il contropressing, ci sono atteggiamenti importanti da adottare per eseguirlo al meglio. Uno dei principali è muoversi preventivamente prima dell'eventuale perdita del possesso. Il modo di attaccare si deve adattare perfettamente alla fase di transizione prescelta. In figura 1 è mostrata una situazione in fase offensiva. La squadra in possesso gioca con gli esterni molto larghi, ricercando la massima distanza fra i giocatori. In caso di perdita del pallone gli attaccanti alti e altri giocatori sono fuori posizione e non potrebbero portare pressione sull'avversario (un punto chiave del quale parleremo in maniera approfondita nel prossimo articolo). Il contropressing, in questo caso, è impossibile.
Nella figura 2, la situazione è simile alla precedente tranne che per alcuni piccoli particolari. Entrambi gli esterni alti sono comunque larghi per poter ricevere, ma tutti gli altri giocatori sono in zona palla e stringono gli spazi. Ovviamente per squadre di alto livello tecnico non è certamente un problema fare possesso palla nello stretto e in caso di perdita del pallone, c'è la possibilità di portare immediata pressione sull’avversario; di conseguenza il contropressing può dare i suoi frutti.
Per poter utilizzare con successo questa strategia, i giocatori, al di là delle loro qualità, devono capire come reagire a ogni situazione di gioco e a ciò che li circonda.
ESERCITAZIONE PER ALLENARE IL CONTROPRESSING
(clicca sull'immagine per aprire la scheda completa dell'esercizio)
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