CALCIO: STRATEGIE DI CONTROPRESSING
Eseguiamo correttamente la prima pressione e organizziamoci per scegliere quale delle due opzioni di contropressing adottare. Principi ed esercitazioni.
Lunedì 4 Luglio 2016 | Steven Turek
Nei primi due post di questo blog, incentrati sul contropressing, abbiamo posto l'attenzione su:
- l'importanza dell'organizzazione che precede la perdita del possesso palla;
- la pressione sul primo portatore per prevenire contrattacchi e iniziare l'azione di contropressing.
Quando questi due principi base vengono appresi a dovere dalla squadra, si può iniziare ad allenare la tipologia di contropressing. Per farlo esistono due vie di base. La prima, presupponendo che ci sia pressione sul portatore di palla, è chiudere tutte le traiettorie di appoggio più vicine a lui e costringerlo al lancio lungo per liberarsi il prima possibile del pallone. La seconda è eseguire il pressing a invito, cioè portare pressione al portatore lasciandogli volutamente una unica soluzione. In questo secondo caso, l’azione viene eseguita in funzione di dove l’avversario orienta il controllo. Questa soluzione può portare all'immediato recupero della palla o a un immediato contrattacco. Vi lascio, come di consueto, un’esercitazione utilizzata per allenare nello specifico questi aspetti.
CINQUE CONTRO CINQUE CON DUE JOLLY IN TRANSIZIONE
(Clicca sull’immagine per aprire la scheda completa dell’esercizio)