CALCIO: L’ALLENATORE DEL FUTURO
Il tecnico moderno deve non sottovalutare la didattica del passato, utilizzare con intelligenza la tecnologia e provare sul campo nuove esercitazioni, senza paura di innovare.
Mercoledì 1 Giugno 2016 | Angelo Pereni
Tutti gli allenatori lavorano per raggiungere degli obiettivi e nessuno può sapere in anticipo quale sarà il risultato del suo lavoro. Fallimento o successo sono sempre dietro l’angolo e, spesso, si ottiene il contrario di quanto progettato, tanto è imprevedibile (e bello) il calcio giocato. Il tecnico di oggi è più evoluto e, a livello di conoscenze, più preparato rispetto al passato. Esercitazioni pur semplici ma moderne, come una di quelle da me recentemente utilizzate (per esempio la seguente: figura 1, clicca sull’immagine per aprire la scheda completa), in passato erano per quasi tutti inimmaginabili. Siamo cresciuti grazie alle capacità di moltissimi colleghi che hanno sviluppato e messo in pratica concetti in tempi in cui gli stessi sembravano solo “astrazioni” e che invece sul campo si sono rivelati vincenti.
POSSESSO PALLA E ROTAZIONI CON PSICOCINETICA
IL CAMPO COME STRUMENTO DI CRESCITA
Fino a non molto tempo fa le nostre fonti di apprendimento erano soltanto il campo e la televisione. Oggi il fiorire delle più disparate tecnologie ci riempie di supporti e insegnamenti teorici, che, pur preziosi, vanno utilizzati con intelligenza, perché potrebbero inibire la nostra capacità di allenatori di capire, vivendoli di persona, i problemi del calcio giocato. Suggerisco, quindi, di non “nutrirsi” di sola tecnologia, come ho già espresso in un precedente post. Per diventare allenatore, al di là delle proprie qualità, si deve prima conoscere ciò che hanno fatto i predecessori, e capire e analizzare come hanno risolto le problematicità a cui si sono trovati di fronte.
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IL CALCIO SI EVOLVE
Se poi volete realizzare qualcosa di originale e di vostro, i maestri del passato e del presente, siano essi allenatori in carne e ossa, libri, dibattiti o tecnologie, non sono più sufficienti, perché il calcio genera sempre nuovi problemi che richiedono nuove risposte. Il compito dell’allenatore, quindi, è quello di capire cosa è cambiato, cosa sta cambiando e cosa serve per trovare nuove soluzioni.
SIATE CURIOSI E SENZA PAURA DI INNOVARE
Come può un allenatore scoprire e risolvere i problemi del suo tempo? Vivendoli su se stesso con curiosità, dubbio, ponendosi domande e dandosi risposte diverse da quelle conosciute, resistendo all’opinione comune. È questo che hanno saputo fare i grandi tecnici: individuare le esigenze del momento e intuire ciò che era più giusto fare in quel determinato frangente. È così che il mondo del calcio ha inventato nuove formule, nuovi dettagli e nuovi adattamenti. Tutte le innovazioni importanti nascono quando il singolo vive il suo mondo e riesce a dare risposte alle "domande" del momento rivoluzionando il conosciuto. Oggi, in realtà, globalizzazione, indolenza a pensare, poca voglia di confrontarsi e paura di sbagliare frenano l'innovazione “mentale”. Sono convinto, però, che, fra i giovani, stanno emergendo nuove leve e nuove idee le quali, chissà, fra non molto sbocceranno e segneranno l’inizio di una nuova era calcistica.
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