CALCIO: IL FISCHIETTO È EDUCATIVO?
Perché allenare dando ai giocatori stimoli sonori di riferimento che in partita non hanno? Le proposte e le alternative, più vicine alla realtà.
Giovedì 6 Ottobre 2016 | Alfredo Sebastiani

Una delle problematiche che sollevo quando parlo di allenamento è l’utilizzo inopportuno del fischietto. Perché un’esercitazione funzioni occorre ordine e soprattutto partire con i tempi giusti. Gli allenatori e gli istruttori sanno che molto spesso le esercitazioni perdono ordine e linearità perché i ragazzi partono con i tempi sbagliati, allora decidono di utilizzare il fischietto per segnalare la partenza: “Partite quando fischio!”. A quel punto l’esercitazione funziona perfettamente e… tutti vissero felici e contenti. Siamo però certi che sia corretto? Tutto ciò che avviene nel calcio si realizza nel rapporto spazio-tempo e prima si inizia a educare la sua percezione, meglio è. Tra le capacità coordinative esiste la “reazione” fondamentale nelle letture del calcio. Essa è classificata in semplice e complessa: la semplice è quella della partenza da fermo dell’atletica: conosco lo stimolo e conosco la risposta; la complessa, invece, presuppone una lettura: non so quando arriverà lo stimolo e dovrò decidere velocemente la risposta più adeguata. Questo è quello che succede nel calcio in quanto sport di situazione.
VALUTAZIONE DANNI DELL’USO DEL FISCHIETTO
- Abituiamo i giocatori a un segnale che in partita è inesistente.
- I giocatori si muovono su tempi decisi dall’allenatore.
- Il giocatore spegne l’analizzatore visivo e si concentra sull’acustico.
- Il giocatore si distrae, tanto sa che c’è qualcuno che pensa per lui.
I SEGNALI CONSIGLIATI IN ALTERNATIVA
- Parti quando il tuo compagno ha effettuato il tiro.
- Parti quando il tuo compagno ha superato il cono giallo.
- Parti quando il difensore viene saltato.
- Parti quando stoppa la palla.
In questo modo si stimolano nel calciatore le letture, abituandolo a un atteggiamento che richiede attenzione ed è propedeutico per il suo futuro, che dovrà proprio alle corrette letture delle situazioni di gioco la sua crescita sotto il profilo tattico. So che il fischietto è un simbolo storico dell’allenatore ma, credetemi, fa dei danni irreparabili.