CALCIO, SCOPERTA E CRESCITA DEL TALENTO
Come si individuano e formano al ruolo del portiere i piccoli giocatori che iniziano nelle scuole calcio o nei settori giovanili.
Giovedì 29 Settembre 2016 | Andrea Pasquot

I piccoli calciatori che poi diventeranno portieri spesso non si avvicinano alla scuola calcio con il chiaro desiderio di giocare in quel ruolo, pertanto la corretta formazione in giovane età ha una valenza particolarmente importante essendo una tappa fondamentale per lo sviluppo globale del giocatore che saranno. Una programmazione non corretta, un carico psicologico eccessivo, l’imposizione di ambienti precocemente selettivi e la corsa all’imitazione del calcio degli adulti sono elementi che potrebbero influenzare in maniera negativa la sfera formativa del bambino.
GLI ASPETTI PROPEDEUTICI AL RUOLO
La formazione specifica del giovane portiere inizia nell’età compresa tra gli 8 e i 10 anni. In questo periodo lo sviluppo del gesto tecnico specifico non ha una rilevanza predominante mentre l’attività si concentra su elementi come l’aspetto ludico e le capacità motorie. Per individuare il profilo adatto al ruolo, occorre ricercare inizialmente tre aspetti:
- la predisposizione al gioco con le mani;
- la facilità all’impatto con il terreno;
- il coraggio nell’affrontare il contatto con avversari e pallone.
TECNICA ED ELEMENTI DI ACROBATICA ASSIEME
Sulla base questi elementi, è possibile poter far approcciare un piccolo calciatore al ruolo di portiere in modo proficuo e funzionale. In questo blog l’obiettivo, quindi, sarà quello di dare una linea guida agli istruttori delle scuole calcio e di settore giovanile che hanno la possibilità di lavorare con piccoli portieri, combinando esercitazioni tecniche proprie del ruolo a giochi volti a sviluppare anche gli altri aspetti propri del calciatore. Individueremo esercitazioni (un elementare primo esempio a fine post) in grado di abbinare la capacità di contatto delle mani col pallone insieme a elementi di acrobatica e prenderemo in considerazione anche altri sport che richiedono anch’essi l’utilizzo delle mani come, ad esempio, la pallavolo ed il basket. Su queste basi, è possibile costruire una programmazione funzionale sia per il singolo allenamento sia per il medio periodo, ottimizzando ciascuna fase della seduta.
PARTITA DUE CONTRO DUE
(Clicca sull'immagine per aprire la scheda completa dell'esercitazione)