NUMERI UNO: LAVORIAMO IN MODO MIRATO
I consigli pratici dell'esperto Andrea Pasquot su quando e cosa proporre ai giovani portieri quando la squadra è impegnata in attività condizionali specifiche.
Martedì 30 Maggio 2017 | Andrea Pasquot
Nei settori giovanili dilettantistici solitamente si dedica al lavoro specifico con i portieri uno o al massimo due allenamenti. In caso sia presente un preparatore dedicato il gruppo dei portieri viene staccato nella prima parte del microciclo. Nell'eventualità non ci fosse questa possibilità è importante ottimizzare i tempi e metodi dell’allenamento dei numeri uno variando i contenuti nel momento in cui la squadra effettua dei lavori fisici (pensiamo ovviamente a categorie come Giovanissimi e Allievi).
SCELTE EFFICACI E MAI AFFIDATE AL CASO
Generalmente al termine del riscaldamento vengono inserite proposte legate alla velocità mentre quelle di resistenza trovano spazio alla fine della seduta. In due fasi cosi distanti dell'allenamento le attività dedicate ai portieri devono per forza essere orientate verso obiettivi differenti. Nella fase iniziale il portiere può concludere il riscaldamento con delle esercitazioni di core stability (leggi il post dedicato con alcune video proposte) e terminare con delle esercitazioni di contatto con palla e terreno (guarda a questo proposito i post e i video correlati). A fine programma e nel caso la squadra svolga esercitazioni di resistenza, il numero uno può essere coinvolto in esercitazioni di tecnica podalica (controllo orientato, passaggio e calcio lungo) o riguardanti le uscite alte (che nei salti presentano una componente di forza).
FACCIAMO ESERCIZI DI CORE STABILITY LEGATI ALLA GESTIONE DELLA PALLA
Due semplici esempi di esercitazioni utili ed efficaci in questo senso sono le seguenti:
il portiere si mette in posizione prona in appoggio sulle due mani. Un collega o chi l'aiuta nell'esercizio gli lancia il pallone sopra la testa alternando lato destro e sinistro. Il portiere ferma e restituisce palla con la rispettiva mano;
il portiere di posiziona sul fianco in appoggio su un avambraccio. Come in precedenza riceve, controlla e restituisce palla sopra la testa col braccio disteso e poi segue il movimento di restituzione del pallone chiudendolo sotto l'addome.
Leggi gli altri post e guarda gli esercizi a cura di Andrea Pasquot