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IL CALCIO IN VACANZA: RELAX E RIATTIVAZIONE

Nel periodo di transizione tra una stagione e l’altra riposiamoci mentalmente, ma non abbandoniamo l’attività fisica, seguendo alcune indicazioni.

Il periodo di transizione, quello ciò che va dal termine della stagione fino all'inizio di quella successiva, può durare quattro o cinque settimane o protrarsi per sette otto nel caso dei giocatori dilettanti. Prima del ritrovo, che dà il via alla nuova stagione agonistica, bisognerebbe dedicare tempo all’attività fisica. Non che il riposo assoluto non sia funzionale e salutare, ma lo è soprattutto dal punto di vista mentale. Non credo proprio che giovanotti dai diciotto ai trentasei anni debbano, durante l'estate, riposarsi da chissà quali fatiche: la passione e la voglia non dormono mai.

 

E QUINDI COSA FARE? 

L'estate è tempo di grigliate con gli amici e divertimento, ma anche di nuotate, beach volley, calcetto e tennis. Quindi mediamente gli aspetti motori vengono comunque sollecitati. Il primo consiglio è proprio quello di praticare un’attività fisico sportiva diversa dal calcio per caratteristiche fisiologiche e biomeccaniche. Dividerei il periodo di transizione in tre sottoperiodi:

  • relax;
  • gioco sport;
  • pre allenamento.

Supponiamo, a questo punto, di avere sei settimane di “transizione”.

 

RELAX

Le prime due settimane le dedicherei al relax e al riposo assoluto. Svuotiamo il bicchiere (non è un monito verso quelli di birra e vino, ma andateci piano coll’alcol) e creiamo spazio per l'acqua che andremo ad aggiungere, con le giuste tempistiche e modalità.

 

GIOCO SPORT

A casa con gli amici o in vacanza, approfitterei per cimentarmi in attività sportive alternative per altre due settimane. Tennis, beach volley, bicicletta e tutto ciò che è attività motoria alternativa, anzi più si allontana dal calcio meglio è. Cerchiamo, in questo modo, di stimolare le capacità coordinative e propriocettive, tenetene conto.

 

PRE ALLENAMENTO

Due settimane prima del raduno con la vostra squadra vi propongo di organizzare due microcicli di allenamento da quattro sedute ciascuno (otto sedute in totale). Gli obiettivi sono il lavoro aerobico e quello di potenziamento muscolare sia a carico naturale sia con carico aggiuntivo (in questo caso però fatevi seguire da un amico istruttore o da un personal trainer). Alternerei una seduta aerobica a una di muscolazione. Quella aerobica dovrà avere un obiettivo di capacità, cioè una corsa continua con intensità medio blanda e una durata di 30-40 minuti. L'obiettivo è quello di arrivare al primo giorno di raduno con qualche seduta di training nel “serbatoio”.

 

INDICAZIONI PRATICHE

Orari di allenamento: per motivi neurofisiologici ed endocrinologici sceglierei il mattino. Siamo una macchina circadiana, cioè, spiegato in modo molto semplice, abbiamo un orologio biologico che si relaziona con l’alternarsi del giorno e della notte (approfondiremo nei prossimi post).

  • Lunedì: aerobico
  • Martedì: potenziamento muscolare
  • Mercoledì: riposo
  • Giovedì: aerobico
  • Venerdì: potenziamento muscolare
  • Sabato e domenica: riposo

Infine, vorrei consigliare, almeno in questi ultimi quindici giorni di fare attenzione all'idratazione e all’alimentazione. Finite le vacanze, inizia la disintossicazione dai “bagordi” delle legittime abbuffate con gli amici nelle belle serate estive. Riduciamo gli alcolici e prepariamoci per una nuova avventura, sperando di vincere e comunque con l'obiettivo di ogni sport: sognare.

Leggi gli altri post a cura di Giambattista Venturati

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