QUEL CALCIATORE HA IL GIUSTO ATTEGGIAMENTO?
Come osservare il giocatore dal punto di vista mentale. I quattro aspetti principali e i suggerimenti per scovare un campione adatto al calcio del futuro.
Giovedì 8 Ottobre 2015 | Riccardo Guffanti

Un’area dello scouting, cui spesso non si presta la giusta attenzione, è quella relativa agli aspetti caratteriali del giocatore che tanto incidono nella sua valutazione. Vero è che non è semplice esprimere un giudizio su una persona che non conosciamo, e quindi il primo consiglio, una volta arrivati al campo, consiste nel saper domandare e ascoltare. Svolgete una mini indagine, chiedete del ragazzo alle persone che si relazionano con lui e prestate attenzione ai commenti di chi frequenta il centro sportivo. In tal modo, si possono cogliere semplici informazioni utili per comprendere come il giocatore sia visto dall’esterno e quali siano le sue attitudini. Dopo questa prima analisi, inizia la parte più importante del lavoro che consiste nell’osservare l’atteggiamento durante gli allenamenti e nel corso della partita. Il carattere di un calciatore, teniamolo ben presente, influisce significativamente sul suo rendimento.
LE QUATTRO CARATTERISTICHE DA OSSERVARE
Iniziata la gara sono quattro gli aspetti sui quali soffermarci, prendere nota e predisporre la nostra relazione.
La capacità di concentrazione: viene apprezzata, nel calciatore, non solo l’attenzione che dimostra quando viene chiamato in causa, ma anche la capacità di restare focalizzato sul gioco quando è lontano dal pallone. È poi utile valutare se riesce a esserlo per tutta la durata della partita o si fa distrarre da elementi di disturbo interni (le situazioni di gioco, le decisioni dell’arbitro…) o esterni alla gara (il pubblico, i genitori…).
Lo spirito di sacrificio: è un aspetto molto apprezzato. È l’atteggiamento di chi spontaneamente mette a disposizione del gruppo le sue qualità e le sue competenze, e lo fa oltre l’interesse personale o la voglia di mettersi in evidenza. Chi ha spirito di sacrificio privilegia l’interesse della squadra piuttosto che l’esaltazione delle sue capacità tecniche.
L’autorevolezza: chi possiede questa dote non dimostra apprensione nei momenti di difficoltà, ma dimostra di avere ben chiaro ciò che deve e vuole fare. È un calciatore che sa guidare il reparto se non tutta la squadra, è quello che ha una parola di conforto o di sprone per il compagno che ha commesso un errore.
La motivazione: il calciatore che la possiede ha sempre atteggiamenti propositivi e gioca con gioia e divertimento. Dimostra inoltre spirito di gruppo e voglia di vincere ed è orientato alla ricerca della soluzione positiva. Infine, si allena con intensità e impegno e traduce tutto questo nella capacità di raggiungere l’obiettivo in partita.
L’INDOLE GIUSTA ESALTA LE QUALITÀ
Nei settori giovanili moderni spesso si privilegia l’allenamento di carattere tecnico e tattico a scapito di esercitazioni che incentivino lo spirito di gruppo. L’impegno e la determinazione non vengono sufficientemente stimolati, ecco perché ritengo che un bravo osservatore debba saper valutare questi aspetti durante la prestazione del calciatore. Chi ha il giusto carattere riesce a esprimere al meglio le proprie qualità, giovane, adulto, dilettante o professionista che sia.
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