CALCIO, UTILIZZIAMO LE SUPERFICI PER INSEGNARE
Una progressione di lavoro attorno a quattro punti per imparare a costruire sul gesto tecnico un corretto ed efficace pensiero tattico.
Giovedì 13 Luglio 2017 | Roberto Valmori

In un post pubblicato precedentemente, ho spiegato come un'esercitazione può essere modificata in funzione dell'orientamento di una superficie e in virtù della sua percezione all'interno dell'area di lavoro. Continuiamo, con questo contributo, la progressione iniziata. Eravamo arrivati ad analizzare lo step nel quale l'esercizio prevedeva un solo orientamento della superficie ora proseguiamo inoltrandoci anche nella situazione in cui possa diventare più d'una. Il tema che caratterizza la progressione è costruire sul gesto tecnico un pensiero tattico (vai all'articolo precedente e alle relative esercitazioni).
QUINTO STEP
Il giocatore blu (in figura) passa al bianco che riceve ad aprire verso l'esterno. Si muove in ampiezza il giallo il quale effettua una ricezione a chiudere per poi giocare di nuovo al giocatore bianco, che si inserisce dentro la superficie. Dopodiché, il calciatore bianco effettua una percussione di pochi metri in guida della palla, per ricercare le condizioni migliori (aumentando lo spazio per il passaggio) per trasmettere in profondità al rosso. Quest ultimo ha il compito di controllare la sfera senza scoprirla (l'ipotetico avversario è rappresentato dal cinesino), indi rientrare e giocare un passaggio di scarico al blu, da cui ripartirà ciclicamente l'azione.
CONSIDERAZIONI
A ogni giocatore viene imposto un carico cognitivo differente. Attraverso l’utilizzo consapevole dello spazio si costruiscono le combinazioni di gioco. L’allenatore può eventualmente gestire anche i tempi di gioco attraverso il linguaggio (chiamerà il colore del giocatore deputato a ricevere oppure il principio di tattica collettiva corrispondente a quella situazione). Il calciatore in possesso deve trasmettere palla al compagno solo alla pronuncia della parola chiave.
SESTO STEP
Stessa esercitazione vista in precedenza ma si gioca su due fronti in continuità e alternando prima e seconda fase.
CONSIDERAZIONI
L’orientamento dello spazio in questa variante ha una duplice interpretazione: non esiste più una sola direzione d’attacco, bensì due. Gli orientamenti devono essere alternati di ripetuta in ripetuta. Questo comporta indubbiamente un carico cognitivo di gran lunga superiore per i giocatori, che, di volta in volta, dovranno riadattare la propria percezione dello spazio e di conseguenza anche le gestualità che l’esercitazione richiede. Mentre nel terzo step la verifica è eseguita sull’apprendimento del linguaggio ora è sulla contestualizzazione della combinazione proposta in uno spazio mutevole. Si cambiano inoltre, invertendoli, i piedi con i quali vengono eseguiti i gesti tecnici.
Nel prossimo post chiuderemo la progressione con gli ultimi due step
Leggi gli altri post e guarda le esercitazioni a cura di Roberto Valmori