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CALCIO: LE ATTIVITÀ ESTIVE PER I GIOVANI

Un gioco che abbina tecnica di base e capacità strategiche prendendo spunto dal baseball. Alleniamo i ragazzi facendoli divertire.

D'estate i giovani si divertono a giocare nei camp. Nei centri estivi è più facile per gli allenatori (più che per i giocatori) sperimentare esercitazioni a carattere ludico. Il primo scopo è il sorriso dei ragazzi, per cui l’attività proposta deve sì ricercare gli obiettivi coordinativi, tecnici e strategici del calcio, ma deve anche mettere in risalto l’aspetto del divertimento.

 

IL GIOCO DELLA PALLA BASE

I giocatori gialli, dalla casa base, dopo aver lanciato il pallone (con le mani, coi piedi al volo, di controbalzo o calciandolo), devono cercare di raggiungere le basi (in successione) prima che uno dei rossi abbia riportato la palla alla casa (figura 1).

Figura 1

Quando un giocatore giallo torna in casa base, dopo aver toccato tutte le altre in sequenza senza essere stato eliminato, conquista un punto. Il giocatore giallo è eliminato se un rosso entra in casa base con la palla mentre lui è ancora in transito verso una delle altre. È facile notare come questo gioco prenda spunto dal baseball. Troviamo le correlazioni che riguardano il calcio.

 

QUESTIONE DI STRATEGIE

In primo luogo osserviamo l’aspetto strategico. Riguardo al lancio prima di tutto soffermiamoci sul giocatore che “batte” e poniamoci alcune domande: adotta una strategia oppure è istintivo cioè non pensa (prima, durante e dopo) la sua azione? Più specificamente, il giallo, prima di lanciare, guarda come sono disposti i giocatori della squadra avversaria e, in base alla loro disposizione, sceglie dove indirizzare la palla in modo più efficace per ottenere il suo risultato? Se sì, quando guarda?

 

OSSERVIAMO IL PRIMA

Vi faccio un esempio che riguarda il “prima” (ovvero quando il giallo lancia il pallone). Se non sono state fissate regole sui limiti dell’area di gioco, questa può considerarsi infinita e contiene le basi e la casa base che sono elementi definiti e finiti. Quanti calciatori, anziché applicare la soluzione più istintiva, quella di potenza (cioè il tentativo di scavalcare gli avversari), adottano un’altra strategia, cioè quella di usare l’ampiezza? Potrebbero aggirare facendo un lancio laterale, perché tutti gli avversari sono pronti (tutti arretrati e compatti) a ricevere il pallone lungo che si aspettano. Con quest’effetto sorpresa si può guadagnare il tempo per andare in più basi. Questo principio vale anche se l’area di gioco viene definita e finita. In tal caso, la palla deve cadere, perché il lancio sia valido, all’interno della superficie delimitata. Ciò che val la pena sottolineare è, dunque, l’aspetto strategico del gioco, che è fondamentale da cogliere in ogni esercitazione anche strettamente legata al calcio. In particolar modo, i giocatori si abituano in allenamento sia a trovare soluzioni nuove sia ad adattarsi ai condizionamenti esterni nel minor tempo possibile, perché in partita non c’è tempo per pensare, bisogna agire! Non esiste una strategia giusta o una sbagliata in sé, è la situazione che la determina.

 

OSSERVIAMO IL DOPO

Osserviamo ciò che avviene dopo il lancio, potreste notare:

  • ragazzi che si dimenticano di correre verso le basi;
  • ragazzi che non guardano gli avversari, quindi corrono, magari nel modo più veloce possibile, ma vengono eliminati perché nel frattempo un avversario ha portato la palla nella casa base;
  • giocatori che hanno paura e si fermano già alla prima base quando l’avversario è ancora lontano (a loro bisogna infondere coraggio);
  • giocatori che guardano il contesto e decidono se fermarsi o proseguire, pensando velocemente.

OSSERVIAMO LA SQUADRA CHE DIFENDE

Allo stesso modo occorre osservare come si comportano i giocatori rossi, che devono recuperare il pallone:

  • esiste una collaborazione tra di loro, sempre prendendo come riferimenti “prima”, “mentre” e “dopo”?
  • Come si dispongono? Scelgono una strategia o lo fanno casualmente?
  • Se scelgono una strategia, si ripartiscono in zone e in più i ruoli in base alla zona? Per esempio, un giocatore con un buon calcio a parabola si dovrebbe posizionare nella zona dove arrivano la maggior parte dei lanci in profondità.

L’aspetto strategico è un prerequisito, cioè viene prima di tutto. Non solo in questo gioco, ma nel calcio in generale.

 

LA TECNICA È IMPRESCINDIBILE

L’aspetto tecnico è allo stesso tempo fondamentale, perché se un giocatore è bravissimo a leggere la situazione ma non ha i mezzi per poter agire al meglio, non trarrà sicuramente vantaggio del suo “saper vedere”. La tecnica deve essere efficace per risolvere quella situazione di gioco nel più breve tempo possibile. Possiamo, infine, modellare l’esercitazione, proponendo varianti ad hoc. Se vogliamo porre il focus sul passaggio, quindi sulla collaborazione, possiamo obbligare la squadra rossa a effettuare un numero prefissato di passaggi (1, 2, 3, …) prima di poter portare il pallone in casa base. Anche qui il passaggio deve essere funzionale a un aspetto strategico, che nell’esempio citato è la collaborazione.

 

Leggi gli altri post e guarda gli altri esercizi a cura di Roberto Valmori

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