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Inserimenti senza palla col Metodo Castello step 1

FASCE D'ETA'

  • Attività di base, Attività agonistica

    OBIETTIVI

  • TECNICO:
    Trasmissione

  • TATTICO INDIVIDUALE:
    Smarcamento

  • TATTICO COLLETTIVO:
    Scaglionamento

PARAMETRI

  • NUMERO GIOCATORI: 16

DESCRIZIONE

  • L’esercitazione può essere proposta con la palla (usando le mani o i piedi) o anche senza.

    Vengono prima definite le parole chiave (centrocampista, esterno basso, esterno alto), inizialmente pronunciate dall’allenatore (nel primo step con le mani, mentre nel secondo step con i piedi). In seguito, più specificamente nel terzo step, per verificare quanto hanno assimilato, saranno i calciatori a utilizzarle: per le prime esecuzioni le chiameranno ad alta voce e successivamente (siccome “in partita non si può parlare”) le utilizzeranno mnemonicamente come riferimento, per muoversi in base al contesto e ai principi stabiliti e condivisi. Nel primo step, rappresentato in figura 1, si allena la fase di impostazione (aggiramento) e di sviluppo (inserimento), ma non ancora quella conclusiva (l’uno-due finale sarà inserito successivamente). Nell’esempio, dopo una sequenza di passaggi ad aggirare l'area tra le linee, l'esterno alto vi si inserisce per ricevere il passaggio filtrante dal centrocampista in catena sul lato opposto. Negli step successivi, 2 e 3, si introduce anche l’uno-due e la giocata in fascia.  Una volta ricevuta palla chi si è inserito esegue un uno-due con la punta che si è smarcata in ampiezza e si trova davanti alla porta. L'azione non si conclude con un tiro ma con una circolazione palla all'esterno dell'area contraddistinta dalla presenza delle due linee statiche di avversari e l'esercizio continua similmente con gli inserimenti del centrocampista e successivamente dell'esterno basso.

    Ogni step è caratterizzato dall’interscambio dei ruoli tra attaccanti e difensori statici alla parola chiave “cambio” pronunciata dell’allenatore. Questo determina una sorta di transizione (perché si passa da una metà campo a un’altra) e quindi un rapporto che varia tra statico e dinamico nella gestione dello spazio all’interno dell’esercitazione.

     

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