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Tre contro uno più portiere e varianti

FASCE D'ETA'

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DESCRIZIONE

  • LA PROPOSTA SUL CAMPO

    La proposta di questo post, come quelle precedenti, è sempre legata alla sfida, al gioco e alla partita (che regala tanti spunti di discussione). L'esercizio prevede otto giocatori, il campo con due porte, un gruppo da quattro giocatori dentro e l'altro fuori dal campo. Chi è dentro si sfida in un uno contro tre. Il pallone è in possesso dell’unico attaccante, questi ha il portiere a supporto e deve affrontare tre difensori (senza portiere). Se fa gol l’attaccante vale tre punti, se lo fanno i difensori uno: alla fine per decretare il vincitore si sommano i punti fatti.

     

    Primo step: l’attaccante ha il pallone in mano e decide lui quando iniziare il gioco, un aspetto che stimola molto la fantasia dei bambini (“sono io che decido come e quando giocare”). Chi ha il pallone può muoversi sul campo liberamente, quando fa cadere palla inizia la sfida, se l’attaccante avanza (arretra) i tre difensori arretrano (avanzano). Se chi ha il pallone si muove lateralmente i tre difensori si spostano di conseguenza, nasce così il primo approccio alla tattica collettiva in fase di non possesso. E chi guida la minilezione? Il mister con informazioni a volte poco chiare e inefficaci? No, sono i bambini stessi a sperimentare tutto attraverso il gioco. Chi dà l'avvio al gioco, se perde il possesso della palla, deve essere dal canto suo bravo a non subire a sua volta la manovra dei tre avversari in quello che diventa un tre contro uno più il portiere. Obiettivo non prendere gol e cercare la riconquista della palla.

    Secondo step: l’attaccante può giocare anche con i due compagni esterni, sempre con le mani, quando il pallone cade o viene lasciato a terra si gioca la sfida come in precedenza. Il movimento correlato di chi inizia il gioco e degli appoggi esterni modifica il comportamento dei tre difensori.

    Terzo step: il gioco viene iniziato dal portiere, sempre palla in mano (i portieri devono sempre essere coinvolti nei giochi dei bambini n.d.a.).

    Quarto step: quando l’attaccante inizia il gioco con i piedi può coinvolgere nell'azione all'interno del campo i compagni esterni passandogli il pallone: se è bravo l’azione di uno contro tre si può trasformare in un quattro contro tre.

     

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Un programma per ottimizzare i tempi di lavoro e il numero di contatti con la palla quando lavoriamo con più portieri. Una semplice proposta per chi allena nei settori giovanili.

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