
FASCE D'ETA'
Attività di base, Attività agonistica
TECNICO:
DribblingTATTICO INDIVIDUALE:
Marcatura
OBIETTIVI
PARAMETRI
NUMERO PORTIERI: 2
TEMPO TOTALE: 3 minuti
DESCRIZIONE
Ritmicamente e senza soluzione di continuità (cambiando anche i ruoli, 1’ e 30” gli A con palla e i B senza, 1’ e 30” viceversa) i giocatori partono e si affrontano in un uno contro uno con obiettivo fare gol.L’attività prevede il rispetto tassativo di una semplice regola: l’attaccante, per concludere a rete, deve obbligatoriamente superare l’avversario.
GLI SVILUPPI
Un possibile sviluppo di gioco lo abbiamo visto assieme in due post precedenti (“Andiamo in gol col Metodo Castello” e “Facciamo gol col metodo Castello”) nei quali abbiamo proposto una progressione in sequenza e ritmica: un uno contro due (giocatore più portiere) e poi un due contro due con protagonisti entrambi i portieri. In questo post ragioniamo in termini di transizione. In età evolutiva, il livello attentivo di un ragazzo è molto basso, capita sovente che il giovane calciatore dopo aver calciato il pallone, si distragga e non segua più l'azione. Un metodo per indurlo ad evitare questo errore è quello di proporre sequenze di esercizi concatenati tra loro. Evitiamo così i classici e inutili rimproveri e imponiamo costantemente partecipazione e applicazione attentive e fisiche.
UNO CONTRO UNO E TRANSIZIONE
A questo scopo ecco una variante. Dopo aver effettuato un tiro in porta o concluso l'azione, l'attaccante si trasforma in difensore. Per esempio, partendo dalla disposizione vista in figura 1: prima ripetuta, B attacca, A difende.Seconda ripetuta: parte A1 come attaccante e difende B. terza ripetuta: parte B1 come attaccante e difende A1.. e così via. L'obiettivo di questa variante è indubbiamente la transizione, che obbliga il giocatore a non terminare l'azione dopo il tiro, come spesso accade. Questa proposta lo costringe a trasferire immediatamente la sua attenzione da una fase di possesso a una di non possesso.
UNO CONTRO UNO COL PORTIERE CHE IMPOSTA
Un'ulteriore variante potrebbe dare il compito al portiere di far partire le azioni. Questa modifica inserisce, per l'attaccante, un ulteriore obiettivo ovvero lo smarcamento, questi verosimilmente, dovrà muoversi in ampiezza, per rendere difficile il compito di recupero al giocatore che ha concluso l'azione e sta eseguendo la transizione.
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