MOU IMBRIGLIA IL TIMIDO BLANC
Missione compiuta per il Chelsea dello special one. Imposto il pari, con gol, a un Psg inizialmente timoroso e poi fermato da un Courtois in grande serata.
Mercoledì 18 Febbraio 2015 | Mario Beretta
Voleva segnare, e l’ha fatto. È Mourinho il vincitore dell’attesissima sfida del Parc de Princes, fra i blues e il Psg. Finisce 1 a 1, il Chelsea raggiunge l’obiettivo prefissato, andare a segno, e porta a casa un pareggio che è oro colato. Eppure Laurent Blanc è stato tutt’altro che imprudente, anzi, non voleva proprio subirla quella rete.
I parigini hanno iniziato il match guardinghi, forse troppo, accorti per via delle scelte operate dal tecnico transalpino; primo obiettivo non lasciare il fianco alle veloci ripartenze degli ospiti. Dentro dall’inizio, dunque, David Luiz nell’inusuale ruolo di centrale di centrocampo nel 1-4-3-3. Il difensore brasiliano, però, si è spesso schiacciato, per indole e scelta tecnica, nella linea difensiva, per fronteggiare la pressione dei blues (foto 1).
PSG ACCORTO, CHELSEA PIMPANTE
Il timido atteggiamento iniziale del Psg, con l’intera squadra sotto la linea della palla (foto 2) ad aspettare il Chelsea, ha favorito la scelta di Mourinho di aggredire gli avversari andando spesso a premere alto. Tra i transalpini grande accortezza dei centrocampisti, bassi e stretti, con Verratti che in fase di non possesso s’è occupato di Fabregas.
Pressione sistematica, quindi, sullo spagnolo quando questi s’è abbassato per ricevere, marcato da vicino e osservato a vista (foto 3 e 4) nel caso salisse fra le linee. In mancanza di spazi, il gol del vantaggio di Ivanovic è nato da un calcio piazzato come avevamo previsto. Una punizione sulla trequarti di destra dove, come di consueto, Mou ha schierato la sua batteria di saltatori; Terry, Cahill e, appunto, Ivanovic. Nell’immediato sviluppo dell’azione i tre sono rimasti a presidiare l’area di rigore avversaria e hanno costruito in combinazione l’azione vincente.
Foto 5 Pressione alta del Chelsea, un giocatore dei blues per ogni appoggio, il Psg costretto al lancio.
Molto interessante, da un punto di vista tattico, la gestione delle transizioni voluta da Mou nelle battute iniziali. Il Chelsea ha spesso aggredito l’avversario alto sul suo lato forte (foto 5) per metterlo alle corde. Quando il Psg è riuscito a uscire dalla morsa del Chelsea, eludendo la pressione con efficaci giro palla, i londinesi hanno cambiato immediatamente atteggiamento, allentando la pressione per ricompattarsi velocemente sotto la linea della palla (foto 6).
Foto 6 Pressata alta a destra il Psg gira la sfera a sinistra, tutto il Chelsea fa transizione negativa dietro la linea del pallone.
Foto 7 Il pareggio del Psg, pessima lettura dei difensori londinesi che perdono le distanze da Cavani.
LA REAZIONE DEL PSG
L’andamento dell’incontro e il gol subito, hanno costretto gli uomini di Blanc ad assumere l’iniziativa, prendendo campo e spostando il baricentro del gioco in avanti. Il gol del pareggio è nato da una delle armi dei transalpini, come accennato nel post di presentazione, l’attacco in fascia. In questo caso è stato Maxwell, a sinistra, ad aspettare l’arrivo di Matuidi, andato in sovrapposizione, autore del cross vincente. Nell’occasione, però, vanno segnalate due gravi sbavature dei londinesi, che hanno prima tardato a chiudere sulla sovrapposizione e poi lasciato Cavani indisturbato a colpire di testa quando erano in ampia superiorità numerica, addirittura cinque contro due (foto 7).
Una partita molto attesa, ma che, in definitiva, non ha soddisfatto completamente le aspettative. La posta in gioco, del resto, era alta e il risultato ha premiato il Chelsea che ha preso per primo l’iniziativa. Peccato, col senno di poi, per il Psg che quando è stato costretto a reagire, avendo subito il gol per essersi portato in “casa” l’avversario, ha ampiamente meritato il pareggio e avrebbe potuto vincere se non avesse sbattuto contro un Courtois in stato di grazia.
Con la collaborazione di Gianluca Ciofi.
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