Un blog al giorno

SAMPDORIA INTER: ATTENTI ALLE RIPARTENZE

Mancini dovrà ottenere concentrazione e velocità d’esecuzione per non prestare il fianco alle ripartenze degli uomini di Mihajlovic che, a loro volta, dovranno evitare di perdere palla in fase di costruzione.

L'articolo è realizzato in collaborazione con la piattaforma Wyscout.

Mihajlovic contro Mancini. L’allievo contro il maestro. Eto’o contro la maglia del triplete. Riassumendo: Sampdoria – Inter, una delle partite più interessanti della 28esima giornata di Serie A. I blucerchiati vengono dalla vittoria importante sul campo della Roma, accompagnata da una prestazione da grande squadra. Proprio sulla mentalità, il tecnico serbo sta facendo davvero un lavoro encomiabile. Quello che salta all’occhio vedendo la sua squadra è la grande compattezza e lo spirito di sacrificio dimostrato anche dai i giocatori più rappresentativi. Sulla carta, il sistema di gioco usato da Mihajlovic nelle ultime partite è l’1-4-3-3, con il reparto offensivo formato da Eder, Eto’o e Okaka (o Muriel) che fa paura. Ma questo è solo sulla carta. Il suo ex compagno di squadra, ex allenatore e amico Mancini, invece, è reduce da risultati poco confortanti. L’uscita dall’Europa League è solo la punta dell’iceberg, perché da quando è arrivato sulla panchina dell’Inter, il tecnico non è mai riuscito ad avere la sua Inter, sia in termini di risultati sia di prestazioni. C’è da chiedersi se l’allievo abbia superato il maestro.

Figura 1: schieramento difensivo della Sampdoria, con i due esterni di attacco quasi sulla linea dei difensori.

PRESSING E INSERIMENTI

Come dicevamo, una delle caratteristiche principali della squadra di Mihajlovic è lo spirito di sacrificio. In fase di non possesso, la Sampdoria si schiera con un 1-4-5-1, con i due esterni di attacco quasi sulla linea dei difensori per chiudere le linee di passaggio. A turno, uno dei tre centrocampisti si stacca dalla linea andando a pressare il portatore di palla mentre Okaka partecipa poco alla fase difensiva (figura 1). Si può pensare che anche contro l’Inter vedremo una simile organizzazione e nel post-partita speriamo di confermarlo. I nerazzurri, infatti, fanno dell’inserimento dei centrocampisti la loro arma più pericolosa. Oltre al movimento incontro al pallone di Icardi per favorire l’inserimento degli esterni di attacco, soprattutto Palacio, spicca il movimento a uscire del giovane attaccante italo-argentino, che permette a Kuzmanovic o Guarin di inserirsi in area di rigore (figura 2). 

Figura 2: movimento a uscire di Icardi che favorisce l’inserimento in are di Kuzmanovic che concluderà di testa, non inquadrando la porta.

L’Inter, però, non esprime sempre l’efficacia e la velocità d’esecuzione volute in questi scambi e diventa quindi vulnerabile alle ripartenze avversarie, una delle armi principali della Sampdoria. La velocità di Eto’o, Eder e, soprattutto, Muriel possono fare veramente male in contropiede. In occasione di azioni costruite da dietro, salta subito all’occhio lo spostamento di Eto’o. Il camerunense si riserva due opzioni: o si posiziona tra le linee avversarie, come un vero trequartista (figura 3) o va a prendere palla nella sua metà campo per avviare l’azione (figura 4). In entrambi i casi, il suo movimento favorisce l’inserimento o della mezz’ala o del terzino, portando così sempre tanti giocatori in attacco. 

Figura 3: Eto’o si posiziona tra le linee, da trequartista.

Figura 4: Eto’o nella sua metà campo per prendere il pallone e avviare l’azione.

Proprio le azioni costruite dalla difesa risultano il tallone d’Achille delle due formazioni. La Sampdoria, in caso di pressing alto non riesce a esprimere una fluida circolazione di palla e quindi opta spesso per un lancio lungo su Okaka o perde palla (figura 5). In questa situazione, l’Inter può far male perché, anche se in modo discontinuo, Medel si alza per andare a pressare il portatore di palla, rendendo più incisiva la pressione portata dalla mezz’ala (figura 6). In fase di possesso l’Inter risulta, però, ancora lenta e prevedibile.

Figura 5: Sampdoria in difficoltà nell’uscita palla al piede a causa della pressione avversaria e di un giro palla troppo lento.

Figura 6: Medel si alza per portare pressione, favorendo un 4 contro 2 per la riconquista della palla.

PALLE INATTIVE

Essendo Mihajlovic e Mancini specialisti sui calci piazzati, non può mancare un focus su come i loro ragazzi interpretino queste situazioni. A Roma, i blucerchiati si sono dimostrati estremamente coraggiosi sulle palle inattive avversarie dalla trequarti. La linea difensiva, schierata sulla linea dell’area di rigore, è rimasta ferma fino all’ultimo (figura 7) facendo terminare i giallorossi in fuorigioco, come in occasione del gol annullato a Keita, o facendogli perdere il vantaggio di arrivare da dietro in corsa. 

Figura 7: la linea della Sampdoria su un calcio piazzato della Roma. Con coraggio rimane ferma fino all’ultimo.

L’Inter, dal canto suo, sui calci d’angolo ha provato sempre a proporre qualcosa di diverso. In questa occasione, Palacio va incontro al pallone, Dodò si stacca dalla marcatura andando verso il limite dell’area e Guarin, al momento del passaggio di ritorno del “Trenza” al battitore dell’angolo, si inserisce in area attaccando il secondo palo (figura 8).

Con la collaborazione di Jacopo Gornati (New G Project).

Figura 8: calcio d’angolo Inter con lo schema che porterà Guarin, all’inizio fuori dall’area, a fare da sponda sul secondo palo.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

LA PRATICITÀ TATTICA DI ALLEGRI
LA PRATICITÀ TATTICA DI ALLEGRI
L’ANALISI TATTICA DI SAMPDORIA JUVENTUS
L’ANALISI TATTICA DI SAMPDORIA JUVENTUS
L’ANALISI TATTICA DI SAMPDORIA SASSUOLO
L’ANALISI TATTICA DI SAMPDORIA SASSUOLO
LA CORRETTA POSTURA SU PALLA LATERALE
LA CORRETTA POSTURA SU PALLA LATERALE

AGGIUNGICI SU FACEBOOK

DIGITAL MAGAZINE

ALLENARE IL GIOVANE PORTIERE

Un programma per ottimizzare i tempi di lavoro e il numero di contatti con la palla quando lavoriamo con più portieri. Una semplice proposta per chi allena nei settori giovanili.

SFOGLIA

Iscriviti su ALLFOOTBALL oppure esegui il LOGIN