LE MOSSE DI ALLEGRI CONTRO GUARDIOLA
Per Allegri fasce coperte e grande attenzione contro Müller e Lewandowski e se riparte con efficacia i tedeschi, incerottati, possono andare in difficoltà.
Martedì 23 Febbraio 2016 | Angelo Pereni

C’è grande interesse e grande attesa per la partita di Champions League fra Juventus e Bayern Monaco, match dal pronostico incerto e grande sfida dal punto di vista tattico. Nella Juve coesistono certezze e dubbi. Le certezze pesanti sono il ritorno di Mandzukic – ex dei bavaresi che sa dare forza all’attacco e profondità alla manovra – e il rientro di Kedhira, centrocampista dal passo lento ma con senso dell’equilibrio di squadra oltre che esperienza internazionale, centimetri e cattiveria agonistica (figure 1 e 2).
Figura 1: Sami Khedira, qui contro la Samp, prepara uno dei suoi efficaci inserimenti partendo dal centro destra e attaccando in profondità il cuore della difesa blucerchiata.
JUVE A QUATTRO DIETRO, QUASI CERTO
Con Chiellini in campo è più probabile che i bianconeri schierino l’1-3-5-2 classico, modulo che ha contribuito in modo determinante alla grande rimonta in campionato. La scelta però cadrà quasi sicuramente sull’1-4-4-2, senza Chiellini, con Cuadrado e Pogba sugli esterni. Il centrocampo a quattro sembra la soluzione dalla quale il tecnico bianconero non può prescindere per presidiare al meglio le fasce, solitamente terreno di conquista dell’1-4-1-4-1 di Guardiola. Il Bayern si appoggia al gigante Lewandowski, non certo una stella assoluta ma un autentico uomo gol ancora in fase ascendente. Un giocatore che ha convinto un integralista come il suo allenatore al ritorno al “vero” nove dopo anni di falsi centravanti. Il polacco è per la disposizione tattica voluta da “Pep” il terminale offensivo più completo che si possa avere ed è supportato da un incontrollabile e imprevedibile Müller (figura 3) col quale forma una coppia letale in zona gol.
Figura 3: anche Müller è micidiale con i suoi inserimenti in area di rigore, qui inizia il suo taglio dal centro verso destra nel cuore della difesa del Darmstadt, riceverà il pallone e segnerà
LIMITARE MÜLLER E LEWANDOWSKI
Questo è l’esame più duro per la Juventus. Se saprà limitare sul piano realizzativo questi due giocatori, la squadra bianconera potrà giocarsi fino in fondo la partita, e quindi anche il ritorno, viste le manchevolezze, causa le numerose assenze, del reparto difensivo bavarese. Ripartenze e giocate ficcanti in profondità dei bianconeri possono fare la differenza ma servirà attenzione e concentrazione in fase di non possesso: obiettivo non concedere spazi ai tedeschi. La squadra bianconera deve mettere in campo fame di successi internazionali, organizzazione e tanto orgoglio. È un match senza pronostico fra due squadre che hanno nel loro dna la vittoria e la voglia di fare la partita, guidate da due allenatori che sanno dare il meglio nelle difficoltà e che sono pronti a cambiare spartito in corso d’opera, appena vedono la possibilità di mettere in crisi l’avversario: il Bayern attraverso il gioco e la tipica intensità che Guardiola tanto ama, la Juve più attraverso il suo spirito camaleontico.