Un blog al giorno

MILAN NAPOLI: LE CHIAVI TATTICHE

Per Mihajlovic c’è l’incubo delle ripartenze partenopee e la necessità di migliorare nelle transizioni, Sarri non deve concedere attacchi in campo aperto alla sua linea di difesa.

L'articolo è stato realizzato con la collaborazione della piattaforma Wyscout.

Milan e Napoli si affrontano al Meazza, appaiate in classifica ma con un diverso percorso in termini di crescita sul piano tattico. Contro il Genoa a Marassi i rossoneri hanno subìto il gol numero nove dall’inizio del campionato (solo Empoli e Carpi hanno fatto peggio), al contrario gli azzurri hanno incassato solo una rete nelle ultime quattro partite tra campionato ed Europa League. L’1-4-3-3 studiato da Sarri, insomma, sembra stia riuscendo a garantire il giusto equilibrio fra fase offensiva e difensiva, quello che era mancato ai partenopei nelle prime uscite stagionali e che Mihajlovic, invece, sta ancora cercando per il suo Milan.

Foto 1: il Milan è in pressing, Zapata si trova addirittura nella trequarti avversaria.

IL PERICOLO ARRIVA DA SINISTRA

Nel posticipo di domenica, i rossoneri dovranno studiare una soluzione per coprire le avanzate sulle catene laterali del Napoli. Recentemente Mihajlovic, nel suo 1-4-3-1-2, ha sempre schierato un giocatore di quantità come mezz’ala destra, Kucka o De Jong, per dare equilibrio alla squadra e copertura al terzino. A sinistra, invece, il tecnico milanista pretende qualità e creatività da Bertolacci, che però non ha grandi capacità di copertura nella fase di non possesso. Sul suo lato, quindi, il Napoli potrebbe tentare di sfondare creando superiorità numerica. Il tecnico serbo predilige il pressing alto, supportato dalla posizione, anch’essa avanzata, della linea difensiva (foto 1). Contro il Genoa, il Milan ha però evidenziato delle difficoltà nell’applicazione di questo atteggiamento tattico, la squadra s’è mossa con scarsa sincronia e una volta perso il pallone s’è sfilacciata lasciando campo alle ripartenze avversarie (foto 2 e 3). 

Foto 2 e 3: Bertolacci sale in pressione su uno dei tre centrali genoani, ma non è accompagnato dai compagni. Si crea così uno spazio nel quale si inserisce Perotti.

Sono errori da evitare quando si affronta il Napoli, una formazione che ha in rosa giocatori in grado di accelerare letalmente in transizione positiva: Hamsik, Insigne, Callejon e Higuain garantiscono velocità e qualità nei ribaltamenti di fronte (foto 4, 5, 6 e 7). A loro, quest’anno, si è aggiunto Allan che sa accompagnare molto bene tutte le manovre d’attacco. L’ex Udine, dall’inizio della stagione ha già segnato due gol e fornito un assist per Gabbiadini.

Foto 4, 5, 6 e 7: una ripartenza del Napoli. Allan riceve palla fuori dalla sua area di rigore e avanza velocemente. Passaggio in verticale per Higuain con Hamsik che si sovrappone alle sue spalle. L’argentino serve in profondità il centrocampista azzurro e il Napoli si trova in situazione di tre contro due a favore.

IDEE CHIARE E CRESCITA

Sarri, col tempo, sta trasmettendo alla squadra chiari principi di gioco, così come era successo a Empoli. Nelle ultime partite, ha poi funzionato a meraviglia l’applicazione del pressing ultraoffensivo. Contro la Juventus, il Napoli ha costretto all’errore Hernanes più volte, per poi ripartire (foto 8). 

Foto 8: il pressing del Napoli.

I rossoneri dovranno quindi prestare grande attenzione a non ripetere la gara di Marassi col Genoa. In quell’incontro, non riuscendo a far circolare velocemente palla hanno sofferto la pressione dei centrocampisti rossoblù (foto 9) che si è trasformata in pericolose transizioni negative, in cui la squadra rossonera è parsa lenta e non ben organizzata (foto 10, 11, 12 e 13).

Foto 9: Montolivo riceve palla, ma è lento nello scarico e viene attaccato da due centrocampisti del Genoa. Il capitano del Milan perderà il pallone dando il via a una pericolosa ripartenza avversaria.

Foto 10, 11, 12 e 13: Montolivo effettua un cross dalla destra ribattuto dalla difesa del Genoa. La palla finisce sui piedi di Dzemaili che riparte palla al piede. Montolivo non riesce a recuperare e il centrocampista rossoblù arriverà indisturbato nei pressi dell’area di rigore milanista.

Il punto debole dei partenopei, invece, consiste nella vulnerabilità agli attacchi alle spalle della linea difensiva, è già successo che anche un solo lancio lungo dalle retrovie li abbia messi in seria difficoltà (foto 14).

Scritto in collaborazione con Jacopo Gornati (New G Project).

Foto 14: Coulibaly e Albiol non sono velocissimi, ma tengono la linea difensiva molto alta. In questo caso, sono infilati da un attacco alla profondità di Zaza, servito da Dybala.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

CALCIO: CONDUZIONE, DUELLO E DRIBBLING
CALCIO: CONDUZIONE, DUELLO E DRIBBLING
CALCIO: ESERCITAZIONI COMBINATE DI TECNICA
CALCIO: ESERCITAZIONI COMBINATE DI TECNICA
L’ANALISI TATTICA DI MILAN INTER
L’ANALISI TATTICA DI MILAN INTER
LE CHIAVI TATTICHE DI MILAN INTER
LE CHIAVI TATTICHE DI MILAN INTER

AGGIUNGICI SU FACEBOOK

DIGITAL MAGAZINE

ALLENARE IL GIOVANE PORTIERE

Un programma per ottimizzare i tempi di lavoro e il numero di contatti con la palla quando lavoriamo con più portieri. Una semplice proposta per chi allena nei settori giovanili.

SFOGLIA

Iscriviti su ALLFOOTBALL oppure esegui il LOGIN