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L'AVVIO DELL'AZIONE CON MASSIMO DE PAOLI

Come si lavora sull’avvio dell’azione dal basso, le esercitazioni, i principi, i concetti chiave e i consigli in video tratti dal Metodo in tour.

De Paoli Metodo Castello la costruzione dal basso from Allfootball on Vimeo.

Come si lavora sull’avvio dell’azione dal basso, le esercitazioni, i principi, i concetti chiave e i consigli in video tratti dal Metodo in tour.

Il primo tema trattato dal Metodo in tour (a Udine) è stato, anche per ragioni di logica, quello dell'impostazione del gioco, la fase iniziale dell'azione, propedeutica allo sviluppo della manovra e alla finalizzazione. Ogni manovra può iniziare in diversi modi, diversi sono altresì i criteri con cui analizzarli, quelli utilizzati in questo breve contributo sono due. In primis la zona di campo dalla quale si avvia l’azione che può essere bassa, media o alta (figura 1), in seconda battuta la strategia posta in essere per farlo e cioè aggirare, attraversare o scavalcare (figura 2).

 

Guarda i prossimi appuntamenti con Massimo De Paoli

È bene che i calciatori facciano propri tutti i tipi di impostazione e le loro combinazioni, siano inoltre pronti a cambiare strategia in base alle scelte degli avversari e a porre in essere quella più opportuna in ogni situazione.

 

UN ESERCIZIO TIPO

L'esercitazione proposta, la cui descrizione proseguirà anche nel prossimo post, vede impegnati in ogni ripetizione cinque giocatori: due attaccanti e tre difensori (portiere compreso), che partono come mostrato in figura 3. Lo spazio di lavoro (figura 4), prevede ampiezza ridotta, le sue dimensioni variano a seconda dell'età dei giocatori e delle loro qualità.

Figura 3

Figura 4

La partenza degli attaccanti avviene al limite dell'area di rigore, una linea di meta viene posta circa a trequarti di campo che dovrà essere raggiunta palla al piede dai difensori (per le dimensioni vale lo stesso ragionamento relativo all'ampiezza). Il gioco prevede che gli attaccanti trasmettano palla al portiere e vadano a portare pressione (azione individuale) o pressing (azione coordinata) al fine di rubare palla ai 3 giocatori avversari; questi, invece, dovranno cercare di mantenere il possesso per giungere, come detto in precedenza, alla linea di meta.

 

COSA DEVE FARE L’ALLENATORE

In questo primo step è importante che l'allenatore osservi attentamente i giocatori, verifichi che tipo di scelte adottano e si soffermi su quello che egli ritiene più importante e opportuno. 

Nello specifico noi ci siamo concentrati sui comportamenti dei giocatori in superiorità numerica (2 difensori più il portiere). Il tipo di movimento effettuato senza palla (ampiezza o profondità), il tipo di orientamento del corpo scelto durante gli spostamenti, il tipo di ricezione, le eventuali finte per ingannare l'avversario e crearsi uno spazio di libertà entro cui ricevere, la capacità o meno del portiere di guadagnare campo palla al piede concretizzando la superiorità. Nel prossimo contributo vi proporremo delle varianti e vi mostreremo come una modifica dello spazio di gioco possa indurre e determinare cambiamenti nei comportamenti dei calciatori.

 

 

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