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come preparare la fase offensiva avendo le coperture preventive UTILIZZANDO PUNTI DI RIFERIMENTO SUL CAMPO

FASCE D'ETA'

  • Attività di base, Attività agonistica, Prima squadra

PARAMETRI

  • NUMERO GIOCATORI: 21

  • NUMERO PORTIERI: 1

DESCRIZIONE

  • PREMESSA: Ho creato questo tipo di esercizio situazionale perché, per poter allenare la fase offensiva di una squadra coinvolgendo più giocatori possibili, credo siano importanti 3 aspetti: il primo aspetto è allenare l'affiatamento collettivo ovvero far capire ai calciatori che è fondamentale collaborare con movimenti o giocate semplici o difficili che siano, per arrivare all'obiettivo comune ovvero il goal; il secondo aspetto è la serenità di avere una difesa organizzata e ben preparata ad affrontare situazioni di possibile inferiorità numerica avendo le coperture preventive giuste: questo comporta ,nei calciatori in fase offensiva di poter provare giocate anche molto complesse senza paura di commettere errori potendo così sfruttare una COMPONENTE FONDAMENTALE NEL CALCIATORE :IL PROPRIO ESTRO.

    Se i primi 2 aspetti sono di natura mentale, l'ultimo invece riguarda proprio il CAMPO: infatti con questo esercizio metto dei PUNTI DI RIFERIMENTO alla squadra in modo tale da conoscere le relative posizioni, distanze tra i reparti e gli eventuali spazi che si trovano in campo per poter sfruttare a nostro vantaggio.



    SPIEGAZIONE: In un campo da calcio diviso in 4 zone (ZONA META, ZONA TIRO, ZONA D, ZONA A), si affrontano 2 squadre (10v11) con obiettivi diversi.

    C'è una squadra in fase di possesso palla(BLU) che attacca per arrivare al goal cercando di LIBERARE un compagno in "ZONA TIRO" mentre la squadra opposta(GIALLI) dovranno non solo difendersi ma, recuperata palla, cercare di mandare il compagno a stoppare il pallone in "ZONA META" considerando che c'è il fuorigioco.

    Entrando nel dettaglio: le ZONE D e A sono formate da rettangoli ben precisi in modo da dare punti di riferimento ai giocatori delle posizioni corrette in cui vorrei che stessero in fase di possesso palla e non, soprattutto con le distanze giuste tra i reparti.

    La ZONA D è la zona difensiva formata da 8 rettangoli (denominati D1-D2 ecc.) in cui posiziono 4 giocatori in D1-D2-D3-D4, i quali avranno il compito oltre a far partire le azioni di gioco, di svolgere la fase difensiva creando copertura nelle loro zone di competenza. FONDAMENTALE i giocatori potranno entrare nei rettangoli delle ZONE D diverse dal loro punto di partenza tenendo presente sempre che dobbiamo formare una buona copertura degli spazi ( ad esempio, se il difensore in D1 va a chiudere un movimento di una punta avversaria in D3, il giocatore che staziona in D3 o D4 ,LIBERO da marcatura,va nella zona D1 in COPERTURA.)

    N.B i difensori possono entrare in ZONA META solamente come parte il passaggio di un avversario verso quella zona per non permettere la meta agli avversari.

    LA ZONA A ,invece, è la zona offensiva formata da 4 rettangoli laterali (A1-A5-A6-A7) e 6 quadrati centrali (A2-A3-A4-A8-A9-A10).

    I giocatori in fase di possesso si posizionano nei rettangoli e quadrati di rifermento ma potranno liberamente sportarsi in modo tale da liberare un quadrato coperto o occupato da un difensore avversario creando lo spazio per arrivare in ZONA TIRO.

    ESEMPIO: giocatore in D3 effettua un passaggio sui piedi del compagno in A1 che punterà il suo avversario prima di effettuare la propria giocata; mentre il giocatore in A1 punta l'avversario, il compagno in A2 si allarga sulla fascia in A8 PORTANDOSI DIETRO IL DIFENSORE, lasciando lo spazio per l'attaccante in A3 CHE andrà incontro al portatore di palla, riceverà palla e scaricherà al JOLLY ; anche il jolly è stato messo in condizione di ricevere il passaggio dal movimento del giocatore in A4 che andrà ad inserirsi in uno dei quadrati diventati liberi pronto a ricevere la giocata proprio dal jolly .

    N.B il JOLLY è LA FIGURA TRA LA ZONA D E LA ZONA A CHE Dovrà ESSERE IN GRADO DI LEGGERE ENTRAMBE LE TRANSIZIONI DI GIOCO E DECIDERE COME COMPORTARSI E FAR COMPORTARE LA SQUADRA.



    CONCLUSIONI: L'esercizio può avere molteplici variazioni:

    - si potranno eliminare i punti di riferimento nel campo perché col tempo acquisiranno la conoscenza delle corrette distanze tra i reparti e le posizioni richieste dall'allenatore.

    - le soluzioni di gioco sono infinite quindi più che forzare le giocate alla squadra con imposizione preferisco correggere o consigliare movimenti diversi valutando azione azione la situazione di gioco che va a creare.

    - le misure dei punti di riferimenti sono variabili da allenatore ad allenatore inoltre se si conosce il modo di giocare dell'avversario si possono creare le condizioni per svolgere l'esercizio in funzione di come gioca l'avversario della prossima partita.

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