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Metodo fiabe motorie: il gioco di Robin Hood

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DESCRIZIONE

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    Con un rapporto bambino - pallone di 3 a 1 e dieci dodici bambini che giocano a tre di essi viene assegnato il ruolo di Robin Hood, ad altri quello dei ricchi (avranno il pallone in mano) ai restanti il ruolo dei poveri. Lo spazio di lavoro va adeguato al numero dei bambini. I palloni rappresentano i soldi. I ricchi scappano da Robin Hood il quale deve cercare di toccarli, una volta toccati i ricchi devono dare il pallone al ladro buono e lui come nella favola deve cercare un povero a cui donare il soldo. Una volta ricevuto il pallone il povero diventa automaticamente ricco e comincia a scappare, ovviamente non si può toccare chi ha appena ricevuto il pallone. Tre cappelli da Robin Hood sarebbero ideali per dare enfasi al gioco oppure si possono usare tre pettorine da mettere come coda (a simulare la volpe come è rappresentato nei cartoni animati). Più enfasi, anche scenografica, si dà al gioco migliore sarà il risultato.

    Alcune varianti: a) anziché toccare il povero Robin deve toccare il soldo (concetto di difesa della palla); b) il soldo può essere passato a un compagno prima di essere toccati; c) prima di passare la palla devo chiamare il nome del compagno a cui è destinato il soldo; d) entrambe le varianti a e b ma se il pallone cade a terra prima di essere ricevuto la palla va a Robin Hood; e) posizioniamo a terra sei cerchi colorati e diciamo a Robin Hood che quando ruba il soldo al ricco deve portarlo dentro uno dei forzieri dei poveri i quali potranno prendere un soldo solo aprendo il forziere (alzando il cerchio); f) medesimo esercizio ma prima di aprire il forziere il povero deve dire anche il colore del forziere.

     

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