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LA LETTURA TATTICA DI VERONA EMPOLI

Vincerà l’organizzazione e il pressing a tutto campo dei toscani o la solidità dell’Hellas e le giocate tutta sostanza di bomber Luca Toni?

L'articolo è realizzato in collaborazione con la piattaforma Wyscout

A rispettivi obiettivi stagionali raggiunti, Hellas Verona ed Empoli hanno sicuramente le carte in regola per dar vita a una gran bella gara. Sarri ha ricevuto parecchi attestati di stima per come la sua squadra riesce a esprimere un ottimo calcio e al contempo fare risultato. L’Empoli sfrutta al meglio le qualità dei suoi uomini in ogni parte del campo. Come ha avuto modo a dire in passato lo stesso Sarri uno dei segreti della stagione è stato lavorare in settimana alacremente cercando di esaltare le proprie caratteristiche e cercando di mascherare i limiti. Una delle armi principali a disposizione del tecnico è la pressione continua e molto alta negli interi 90’ di gioco.

 

LA LINEA ALTA E CORTA DELL’EMPOLI

La linea difensiva è la prima a salire, alta e corta in movimento sempre in funzione della palla. È sempre in appoggio al lavoro degli attaccanti quando sono in pressione sugli avversari (foto 1).

Foto 1 – Un esempio di pressing molto alto dell’Empoli sui portatori di palla avversari.

Questo atteggiamento potrebbe domenica dare molto fastidio alla squadra di Mandorlini, il più delle volte lenta nel giro palla dietro guidato dai centrali Moras e Rodriguez. L’Hellas si rifugerà presumibilmente nel lancio a cercare la sponda di Toni (nella foto di copertina contro il Sassuolo), capocannoniere del nostro campionato, forte nel gioco aereo e nella protezione del pallone. In queste occasioni è fondamentale il lavoro dei due esterni d’attacco, Jankovic (o Sala) e Juanito Gomez, e dei centrocampisti, il più delle volte l’ex-romanista Tachtsidis. Le due ali si posizionano vicine al centravanti, per sfruttare un eventuale “spizzata” e partire in velocità per guadagnare le spalle della retroguardia avversaria.

 

TACHTSIDIS TRA LE LINEE

Al contrario se il gialloblù superano la metà campo palla a terra i due esterni si allargano, creando lo spazio per l’inserimento anche dei centrocampisti (foto 2 e 3).

Foto 2 – Lancio lungo di uno dei due centrali di difesa del Verona, i due esterni più un centrocampista si avvicinano a Toni pronti a sfruttare la deviazione o la sponda del centravanti.

Foto 3 – I gialloblù manovrano palla a terra, i due esterni si allargano favorendo l’inserimento di un centrocampista, in questo caso Hallfredsson.

Nell’1-4-3-3 di Mandorlini, è proprio Tachtsidis ad avere il compito di supportare maggiormente le punte, inserendosi tra le linee (foto 4).

Foto 4 – Altra situazione di costruzione di gioco dal basso, da notare Tachtsidis in posizione avanzata.

La sua posizione potrebbe dare parecchi grattacapi alla retroguardia empolese. Considerando le caratteristiche non propriamente da interditore di Valdifiori, il greco potrebbe trovare lo spazio necessario per fornire assist ai compagni o sfruttare il suo potente tiro (foto 5). Valdifiori, a sua volta, è figura chiave dello scacchiere toscano. Ha grande visione di gioco unita a ragguardevole velocità di pensiero, il che lo rende indispensabile in fase di costruzione della manovra.

Foto 5 – Valdifiori si fa attrarre dal pallone e lascia scoperta la parte centrale della propria trequarti dove si inserisce Ilicic.

VALDIFIORI INVENTA

Anche se marcato a uomo, come è successo nella partita con la Fiorentina da Ilicic, il centrocampista è in grado di verticalizzare improvvisamente per la corsa di Maccarone o Pucciarelli (foto 6). Da gennaio, l’Empoli ha ritrovato anche un Saponara in grande spolvero e grazie ai suoi inserimenti da dietro sta rendendo molto più insidiose le trame offensive toscane (foto 7).

Foto 6 – L’esterno basso da palla a Valdifiori che, anche se marcato, di prima intenzione verticalizza per l’attaccante (Pucciarelli in questo caso) e trova impreparata la difesa fiorentina.

Foto 7 – Pucciarelli si abbassa e favorisce l’inserimento di Saponara. Molto importante in queste giocate è l’apporto dei terzini.

Empoli – Verona è anche e soprattutto duello sulle palle inattive. Nel derby di Verona, l’Hellas è andata due volte a segno da calcio piazzato col solito Toni e un inserimento dalle retrovie di Juanito Gomez (foto 8). I toscani, dal canto loro, hanno spesso messo in mostra schemi da calcio piazzato rodati e molto efficaci (foto 9) oltre a forza aerea nei due centrali Rugani e Tonelli, a segno più volte nel corso del campionato.

Scritto in collaborazione con Jacopo Gornati (New G Project).

Foto 8 – Questa la palla inattiva che porta al gol di Toni per il momentaneo vantaggio Hellas nel derby. Toni parte al di là della linea difensiva, Juanito Gomez invece da dietro per poi buttarsi nel cuore dell’area.

Foto 9 – La splendida combinazione che ha portato al gol l’Empoli nella partita contro il Milan. Tavano si inserisce sfruttando il blocco di un compagno, Valdifiori lo serve in profondità. L’attaccante di prima intenzione manderà in porta Pucciarelli, perso dalla difesa rossonera.

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