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LE ATTIVITÀ RITMICHE CON PALLA - B2

Entrano in gioco i dieci principi di tattica individuale. Video, teoria ed esercitazioni.

Nelle attività B1 abbiamo introdotto il pallone e i relativi gesti tecnici, in pratica le fondamenta del calcio. Lo step successivo consiste nell'imparare ad applicare i gesti tecnici all’interno del gioco legandoli a comportamenti non più dettati solo dalla propria idea o dalle proprie abilità, ma modificati e scelti in base alla presenza e al comportamento di un avversario. Questa è la tattica individuale e si può ridurre a dieci principi, cinque in fase di possesso e cinque in fase di non possesso (figura 1).

 

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Le attività ritmiche B2 sono quelle che mantenendo il carattere peculiare delle B, ossia la ritmicità, lavorano su tali principi in modo che il calciatore possa apprenderli in tutte le loro sfumature e applicazioni.

 

IL LAVORO SUL CAMPO

Il video di apertura mostra alcuni esempi di attività B2. Il primo principio mostrato è quello della presa di posizione (foto 1). Un giocatore, posto in diagonale rispetto all'avversario, trasmette palla (a parabola o radente) e poi lo va ad affrontare: obiettivo del gioco è difendere la "porta" formata dai due cinesini rossi e indirizzare l'avversario verso una porta simile posta sull'altro lato del campo. In gergo calcistico si dice "invitare" l'avversario verso una determinata zona (foto 2).

Foto 1 Gli Allievi del Brescia Calcio (stagione 2014) lavorano sulla presa di posizione.

Foto 2 Le due diverse traiettorie, in rosso quella da ostruire all'avversario, in verde quella dove indirizzarlo. La postura del corpo è fondamentale: un piede avanti e uno dietro (anteroposteriore) e busto che deve essere aperto nella direzione in cui si vuole condurre l'avversario.

La seconda attività B2 riassume due diversi principi di tattica individuale in fase di possesso. Il primo principio è la finta, solitamente unita al dribbling, il secondo il tiro in porta. La finta mostrata è un arresto e ripartenza, ossia il giocatore blocca repentinamente la palla come se volesse fermarsi per ingannare l'avversario e batterlo poi sul tempo accelerando improvvisamente (foto 3). Questo gesto tecnico viene utilizzato per creare lo spazio per la conclusione (foto 4).

Foto 3 L'avversario accompagna in modo passivo lungo la linea, chi esegue l’esercizio pur concentrandosi sull'esecuzione e sulla velocità si abitua alla presenza di un avversario.

Foto 4 Il giocatore esegue il tiro in porta: il piede d'appoggio è vicino alla palla e le braccia lo aiutano nel caricamento. Il tiro viene effettuato col piede meno abile.

COSA CORREGGERE

L’allenatore osserva e corregge il modo in cui viene effettuato il tiro (collo piede, interno piede, traiettoria rettilinea, a parabola…) e valuta il comportamento dell’allievo subito dopo avere calciato. Negli esempi mostrati qualche volta il giocatore si ferma a osservare l'esito del tiro, e questo è un errore, altre volte sceglie di "seguire" il tiro e andare in direzione della porta per una eventuale ribattuta e questo è l’atteggiamento corretto.

Il terzo e ultimo esempio di attività ha come obiettivo principale lo smarcamento. L'esercizio (che trovate spiegato nel dettaglio a questo link articolo n°6, "Della ricezione orientata - progressione sul dare e ricevere) induce il giocatore a portarsi al centro dello spazio di gioco. Da qui effettua uno scambio (corto-corto) con uno dei quattro compagni, esegue uno smarcamento in ampiezza, aggira l'ostacolo e riceve il passaggio di ritorno per fare gol. Nel prossimo intervento ci occuperemo delle attività B3, le ritmiche con obiettivi di tattica collettiva.

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