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CALCIO: LE MODIFICHE AL REGOLAMENTO

Le più consistenti e importanti novità nelle norme che regolano il gioco del calcio. Maggiore comprensione nei falli da ultimo uomo, meno per la condotta violenta.

Con le nuove direttive della Commissione Tecnica dell’Ifab (International Football Association Board) e adottate di conseguenza anche dal calcio italiano sono state introdotte sostanziali modifiche al regolamento del gioco del calcio. Alcune le abbiamo già analizzate in un precedente post eccovene, in sintesi, altre fra le più rilevanti.

 

CALCIO DI PUNIZIONE DIRETTO

La casistica già presente e in base alla quale l’arbitro deve concedere un calcio di punizione “di prima”, prevedeva che un calciatore commetta una delle seguenti infrazioni contro un avversario in un modo considerato dall’arbitro negligente, imprudente o con vigoria sproporzionata:

  • caricare;
  • saltare addosso;
  • dare o tentare di dare un calcio;
  • spingere;
  • colpire o tentare di colpire (compreso con la testa);
  • effettuare un tackle;
  • sgambettare o tentare di sgambettare.

Alla voce “effettuare un tackle” è stato aggiunto il “contrasto”. Questo perché il tackle viene comunemente considerato un contatto con i piedi mentre le altre parti del corpo non erano considerate (spalle, ginocchia e così via). Il contrasto in questo senso è stato inserito anche nella casistica dei gravi falli di gioco che prima comprendeva anch’essa solo il tackle.

 

VANTAGGIO SU INFRAZIONI DA ESPULSIONE

Nelle rare occasioni in cui un arbitro applica il vantaggio per in occasione di una infrazione da espulsione (soltanto se è imminente un’evidente opportunità di segnare una rete), se il calciatore da espellere viene poi coinvolto nel gioco questo deve essere interrotto (e il calciatore espulso) poiché sarebbe contro il principio del “fair play” se il calciatore segnasse, contribuisse alla segnatura di una rete o non consentisse agli avversari di segnare una rete.

 

AMMONIZIONI PER FALLO DI MANO

È stata tolta dalla casistica di ammonizione per comportamento antisportivo il caso in cui si commetta fallo di mano per impedire che un avversario “entri in possesso della palla” perché è capitato che alcuni direttori di gara ammonissero per qualsiasi fallo di mano vedessero. È stato invece incluso come infrazione da ammonizione quando il fallo di mano “interrompe o interferisce con un attacco promettente” (come per le altre infrazioni che hanno lo stesso effetto). Inoltre stessa sanzione disciplinare è prevista per un calciatore che tenta, con lo stesso gesto e senza successo, di negare la segnatura di una rete.

 

RIGORE E ROSSO, ADDOLCITA LA NORMA

Negare una rete o una chiara occasione da rete con un fallo di mano implica il cartellino rosso in qualsiasi zona del campo. In area di rigore però se si nega un’occasione da rete o una rete commettendo un fallo non punibile di rosso già di suo (condotta violenta, fallo grave ecc.) all’assegnazione del calcio di rigore l’arbitro dovrà accompagnare la semplice ammonizione. Questo purché non si tratti di trattenere, spingere, tirare o il calciatore colpevole non tenti di giocare il pallone o non abbia la possibilità, nell’effettuare il contrasto, di giocare il pallone. In buona sostanza viene mitigata la sanzione per il fallo in buona fede, cioè il tentativo “genuino” di intervenire sul pallone che malriesce e causa l’infrazione generando un calcio di rigore (considerato sufficientemente punitivo).

 

CONDOTTA VIOLENTA, CASISTICA AMPLIATA

Il giocatore che si renda responsabile di condotta violenta va sempre espulso, anche se il tentativo non va a buon fine e non c’è contatto tra l’aggredito e l’aggressore. Così come viene considerata condotta violenta il contatto sulla testa o sul volto con le mani o con le braccia, a palla lontana, nei confronti di una qualsiasi persona partecipante alla partita. Vengono esclusi i casi nei quali la forza del colpo viene considerata trascurabile, negli altri è espulsione.

 

Leggi la prima partescarica la circolare 1 dell’Aiascarica il regolamento del gioco del calcio

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