CALCIO, EURO 2016: LA ROMANIA
La squadra di Angel Iordanescu si presenta agli Europei con un gruppo consolidato ed esperto, una fase di non possesso blindata e tanta concretezza.
Martedì 10 Maggio 2016 | Paolo Tramezzani
La Romania, seconda nel proprio girone di qualificazione, nel suo cammino verso Francia 2016 ha messo in mostra grande solidità difensiva, tanto da presentarsi a questa fase finale degli Europei con sole due reti subite. Guardando alla rosa, si capisce come l’allenatore Angel Iordanescu prediliga una squadra esperta e l’utilizzo di un blocco di giocatori consolidati, costantemente messi in campo sia in amichevole sia in gare ufficiali. Lo schieramento di base prevede un 1-4-4-2, con le catene esterne che svolgono un lavoro fondamentale sia in fase di possesso sia in copertura.
LA SPINTA ARRIVA DA SINISTRA
In fase di possesso la Romania costruisce gioco prevalentemente sulla sinistra, grazie anche alla spinta decisa che Rat, terzino su quel versante, propone con continuità (foto 1).
Non di rado le sfuriate del trentatreenne esterno basso si chiudono con un pallone giocato in area a cercare l’esterno della parte opposta, che si posiziona sempre molto largo per poi effettuare tagli decisi verso il centro dell’area di rigore. L’inizio della manovra è invece affidato prevalentemente ai due difensori centrali, che spesso ricorrono al lancio lungo per saltare la prima linea di pressing avversaria. I lanci in genere sono diretti verso gli esterni, che così possono sfruttare le sovrapposizioni dei terzini e creare superiorità numerica (foto 2).
In mezzo al campo, la qualità viene fornita da Sanmarten, che è in grado di saltare l’uomo con personalità, anche partendo dal basso.
ATTEGGIAMENTO ATTENDISTA E PRUDENTE
In fase di non possesso, la retroguardia rumena risulta difficilissima da battere grazie alla compattezza con cui vengono tenute le due linee di difesa e centrocampo. A livello di atteggiamento generale la squadra di Iordanescu predilige essere attendista, non ama spingersi a pressare alta. La compattezza difensiva di questa nazionale è accentuata dallo spirito di sacrificio che contraddistingue tutti gli undici giocatori in campo. Ognuno sa cosa deve fare e aiuta il compagno, coprendo molto bene tutti gli spazi e non concedendo quasi mai la profondità all’avversario (foto 3).
Punto debole dei rumeni è la qualità della circolazione palla in fase di possesso. Come detto in precedenza, vengono utilizzati molto i lanci lunghi, ma le doti tecniche non eccelse dei due centrali non garantiscono alla squadra molta qualità e nelle aperture di gioco non sono infrequenti errori di misura o scelta tattica.
Scritto in collaborazione con Jacopo Gornati (New G Project).
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