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CALCIO, EURO 2016: LA RUSSIA

Per il tecnico Slutski 1-4-2-3-1 e cura della fase offensiva. Grande spinta degli esterni bassi e movimenti a ricevere dei trequartisti.

L'articolo è realizzato in collaborazione con la piattaforma Wyscout

L’attuale nazionale russa, figlia della ex Unione Sovietica, ha ottenuto il suo miglior piazzamento nell’edizione del 2008, quando, guidata da Guus Hiddink, raggiunse la semifinale, persa poi contro la Spagna, che si aggiudicò il titolo europeo. Inserita nel gruppo B con Inghilterra, Slovacchia e Galles, arriva alla competizione continentale dopo aver ottenuto, nelle dieci gare di qualificazione, sei vittorie, due pareggi e due sconfitte. Risultati che vanno attribuiti a due momenti differenti: il primo, durante il quale alla guida c’era l’italiano Fabio Capello e quello iniziato ad agosto 2015, quando a sedersi sulla panchina della Russia è arrivato Leonid Slutski, che ha ottenuto quattro vittorie consecutive e guiderà la squadra in questa edizione degli Europei. Riteniamo che il tecnico russo non abbandonerà il suo 1-4-2-3-1, modulo che ha sempre utilizzato e che esalta le caratteristiche di uno dei giocatori più rappresentativi, Artem Dzyuba, che con i suoi otto gol nelle partite di qualificazione ha segnato il 45% delle reti messe a segno dall’intera squadra.  Abbiamo analizzato Russia - Lituania giocata a Mosca nel mese di marzo. I padroni di casa hanno schierato il loro classico 1-4-2-3-1 e gli avversari erano disposti con un 1-4-4-2. In fase di possesso i due esterni si alzano sulla trequarti avversaria costringendo gli esterni avversari ad abbassarsi (foto 1). 

Foto 1

A questo movimento segue quello del trequartista dietro la punta, Ivanov nell’immagine, che con uno smarcamento fuori linea va a ricevere nella zona lasciata libera dall’esterno avversario.

 

IL TAGLIO DEI TERZINI

La Russia si fa notare per continui movimenti senza palla dei due esterni bassi che si propongono per ricevere davanti al proprio marcatore verso la porta avversaria. Il tutto molte volte è facilitato dal fatto che il trequartista si smarca in zona di rifinitura. In questa situazione il portatore ha due alternative: giocare palla all’esterno alto abbassatosi in zona di rifinitura o il passaggio alle spalle della difesa per premiare il taglio dell’esterno basso (foto 2).

Foto 2

LATO DEBOLE

In fase di non possesso i due centrocampisti laterali dell’1-4-2-3-1 si abbassano all’altezza dei due mediani e formano un 1-4-4-1-1. La squadra, con palla in fascia, scivola molto e soffre il cambio di gioco avversario. Chi riceve sul lato debole si ritrova sempre in situazione di uno contro uno col terzino russo. Sulle uscite laterali la linea difensiva di Slutski opta per la diagonale lunga e nello spazio tra il centrale e l’esterno di difesa si abbassa uno dei due mediani a fare reparto (foto 3).

Foto 3

IN ATTESA DEL MONDIALE

Formata da calciatori giovani e altri con maggiore esperienza, tutti militanti principalmente nel campionato nazionale, la Russia vuole fare bella figura in questo Europeo francese anche in vista della competizione mondiale che li vedrà paese ospitante. Dzagoev, gioiellino classe 1990 dal grande valore di mercato, e compagni dovranno mettercela tutta in un girone di certo alla loro portata, ma per nulla scontato nel risultato.

 

Leggi le altre analisi tattiche sulle finaliste dell’Europeo 2016

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