Un blog al giorno

L’ANALISI TATTICA DI MILAN FIORENTINA

Gestione del pressing, chiusura delle linee di passaggio e ripartenze: così i rossoneri sono riusciti a imbrigliare e domare la Fiorentina di Sousa.

L'articolo è stato realizzato in collaborazione con la piattaforma Wyscout

La vittoria del Milan contro la Fiorentina nell’ultimo turno di campionato ha colpito e in parte sorpreso gli addetti ai lavori, non tanto per il risultato in sé quanto per come è arrivato. La squadra di Mihajlovic, lungi dal sembrare una formazione in crisi, ha dimostrato grande attenzione e applicazione nel mettere in pratica le strategie scelte dal tecnico serbo. La Fiorentina, dal canto suo, ha inviato ancora, come nel turno precedente contro la Lazio, segnali di incertezza, incapace di capitalizzare la sua consueta supremazia nel possesso palla. Vediamo allora come Mihajlovic sia riuscito a imbrigliare i viola e a riproporsi prepotentemente nella corsa per l’Europa. Per contrastare la circolazione insistita del pallone finalizzata alle verticalizzazioni dei viola, il tecnico serbo ha optato per inserire alcune novità nell’atteggiamento nella fase di non possesso.

 

MILAN RIDISEGNATO IN NON POSSESSO

Rispetto alle uscite precedenti, in cui i rossoneri con palla all’avversario si sono schierati con un 1-4-4-1-1, la linea di centrocampo si è schiacciata disponendosi a cinque per creare densità, chiudere le linee di passaggio ai due trequartisti viola e tenere sott’occhio le avanzate di Alonso a sinistra e Bernardeschi a destra (foto 1).

Foto 1: il centrocampo a cinque del Milan in fase difensiva. In questa occasione, Niang è in posizione centrale con Honda largo a destra. Il giapponese e il francese si sono alternati quando la palla era in possesso della Fiorentina.

Un plauso va allo spirito di sacrificio mostrato da Niang, preposto ad abbassarsi o in posizione di mezz’ala o di esterno a destra per dare il suo contributo alla fase difensiva. Il tecnico serbo ha ottenuto risposte incoraggianti anche dalla linea difensiva, che ha mostrato grande attenzione e lucidità nell’accorciare sui tre attaccanti viola al momento della ricezione del pallone (foto 2).

Foto 2: Borja Valero riceve il pallone tra le linee grazie alla consueta verticalizzazione di uno dei tre difensori. Alex è molto bravo ad accorciare velocemente sullo spagnolo, costringendolo al retropassaggio.

BENE LA GESTIONE DEL PRESSING

Bene, da parte milanista, anche la gestione del pressing offensivo. Sappiamo che Mihajlovic predilige tenere il baricentro alto per andare in pressione già con gli attaccanti sui portatori di palla avversari. Contro la Fiorentina, il Milan ha alternato atteggiamenti aggressivi ad altri più attendisti ottenendo una gestione più oculata delle energie fisiche nei novanta minuti di gioco (foto 3).

Foto 3: il pressing offensivo del Milan che, quando è stato attuato, ha causato qualche problema nella gestione del pallone ai viola, a cui mancavano Badelj e Rodriguez, fondamentali nel giro palla.

LINEA VIOLA INFILATA ALLE SPALLE

L’esempio lampante è la manovra che ha portato al primo gol, nel corso della quale i rossoneri sono passati da un’area all’altra con soli due passaggi e in pochi secondi. In tutte le ripartenze molti uomini, comprese le due punte, i due esterni e Bertolacci si sono proposti in appoggio o a sostegno e sono risultati l’arma vincente del Milan (foto 4).

Foto 4: il Milan recupera palla a ridosso del centrocampo e immediatamente quattro giocatori partono in transizione positiva.

Uno dei limiti dei viola è sempre stato l’incapacità di gestire al meglio gli inserimenti degli attaccanti avversari alle spalle della linea di difesa. La Fiorentina, in occasione della seconda segnatura, ha confermato d'avere questo tallone d'achille consentendo a Boateng di tagliare da sinistra e andare in porta quasi indisturbato (foto 5).

Scritto in collaborazione con Jacopo Gornati (New G Project). 

Clicca e leggi gli altri articoli di tattica

Foto 5: l’azione del secondo gol del Milan. Boateng parte largo a sinistra e taglia alle spalle di Roncaglia. Il movimento del ghanese non viene seguito da Bernardeschi e si apre una prateria a vantaggio del giocatore rossonero.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

UNA GUIDA PER CHI ALLENA SUI CAMPI ARTIFICIALI
UNA GUIDA PER CHI ALLENA SUI CAMPI ARTIFICIALI
LA MOBILITÀ GENERALE NEL CALCIO
LA MOBILITÀ GENERALE NEL CALCIO
I GIOCHI MOTORI PER LA SCUOLA CALCIO
I GIOCHI MOTORI PER LA SCUOLA CALCIO
CALCIO, GIOCHI DI POSIZIONE E ALLENAMENTO
CALCIO, GIOCHI DI POSIZIONE E ALLENAMENTO

AGGIUNGICI SU FACEBOOK

DIGITAL MAGAZINE

ALLENARE IL GIOVANE PORTIERE

Un programma per ottimizzare i tempi di lavoro e il numero di contatti con la palla quando lavoriamo con più portieri. Una semplice proposta per chi allena nei settori giovanili.

SFOGLIA

Iscriviti su ALLFOOTBALL oppure esegui il LOGIN