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CALCIO, EURO 2016: L’UCRAINA

L’1-4-2-3-1 di Fomenko, ben coperto a metà campo, riparte con micidiali transizioni, ma la difesa, se attaccata, è a forte rischio di errore

L'articolo è realizzato in collaborazione con la piattaforma Wyscout

Inserita nel gruppo C con Irlanda del Nord, Germania e Polonia, l’Ucraina non è mai riuscita a qualificarsi per la fase a gironi degli Europei di calcio. Ha partecipato solo all’edizione del 2012, nella quale entrò di diritto in quanto paese ospitante: fu eliminata al primo turno. Si presenta in Francia alla fine di un girone di qualificazione nel quale ha ottenuto 7 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte. Allenata da Mykhaylo Fomenko, si schiera con il modulo 1-4-2-3-1, che prevede, in fase di possesso, costruzione di gioco preferibilmente bassa, addirittura a partire dal portiere.

 

IMPOSTA ANCHE COL PORTIERE

Fra i pali giocherà Andriy Pyatov (Shakhtar Donetsk), estremo difensore dotato di buona tecnica di base al quale i compagni si affidano anche per cambiare fronte d’attacco.  Una costante, in fase di possesso, è la ricerca dei due esterni alti, Andriy Yarmolenko e Yevhen Konoplyanka, dotati entrambi di ottime doti tecniche. Il primo sinistro e il secondo destro, giocano a piede invertito per ricevere e convergere verso la porta, lasciando libera la fascia per le discese dei due esterni di difesa (foto 1).

Foto 1

TRANSIZIONI OFFENSIVE LETALI

Le transizioni offensive sono l’arma letale dell’Ucraina. In fase di non possesso, la squadra si abbassa tutta tranne la prima punta, andando a formare un 1-4-4-1-1 che lascia giocare, ma è accortissimo a chiudere gli spazi e cercare l’intercetto sulle traiettorie di passaggio avversarie (foto 2).

Foto 2

Una volta recuperato il pallone, all’immediata transizione partecipano almeno tre giocatori, che accompagnano il portatore di palla così da fornirgli altrettante alternative di passaggio. Osservando alcune recenti partite disputate, inoltre, abbiamo notato una maniacale preparazione sulle palle inattive a favore. Gol arrivati in seguito a schemi utilizzati su corner e punizioni hanno fornito un contributo decisivo nel portare la nazionale Ucraina alla storica qualificazione (foto 3).

Foto 3: un esempio di schema da calcio piazzato ucraino.A parte dalla zona di campo evidenziata col cerchio giallo e al momento della battuta attacca le spalle della difesa. B fa un blocco sul difensore che cerca di seguire A e quest’ultimo, se ben servito, viene messo solo davanti al portiere.

PROBLEMI IN DIFESA

In fase difensiva molte, troppe, sono state le reti subite a causa di avversari trovatisi liberi alle spalle dell’ultimo difensore opposto al lato palla. Se i trequartisti esterni assicurano una fase offensiva di grande qualità, non si può dire lo stesso del loro contributo in non possesso. I cross subìti messi sul secondo palo si tramutano spesso in occasioni clamorose per l’avversario (foto 4).

Foto 4

Altra nota dolente, questa di natura tecnica, è la cattiva lettura dei difensori sui tentativi di uscita in anticipo. Gli ucraini arrivano spesso in ritardo e gli avversari puntualmente riescono a spostare palla e a superarli. Soprattutto i centrali escono in maniera molto aggressiva su chi sta per ricevere, ma nel farlo dimostrano scarsa capacità di lettura dei tempi di attacco alla palla.

 

Leggi le altre analisi tattiche sulle finaliste dell’Europeo 2016

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