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CALCIO, EURO 2016: L’AUSTRIA

Koller guida una nazionale che vuole candidarsi a sorpresa del torneo. Dinamicità, aggressività e tecnica in attacco. Rischia molto in difesa.

L'articolo è stato realizzato in collaborazione con la piattaforma wyscout

Nella prossima competizione continentale l’Austria è da considerarsi a tutti gli effetti una delle formazioni da seguire con maggiore attenzione. Si è assicurata il pass europeo vincendo nove delle dieci partite del proprio girone e arriva in Francia imbattuta. Il ct Marcel Koller sin dall’inizio s’è affidato a un ristretto gruppo di giocatori (solo 20 utilizzati negli ultimi due anni) e i risultati, in termini di solidità del gruppo e coralità di gioco, sono stati notevoli.

 

GLI SVILUPPI IN POSSESSO

In fase di possesso palla, l’Austria si schiera inizialmente con un 1-4-2-3-1, molto dinamico e votato all’attacco. L’inizio dell’azione avviene palla a terra, grazie ai due centrali che si allargano e uno dei due mediani, Baumgartlinger o Alaba, che si abbassa. Gli austriaci vantano due terzini dotati di grande corsa: Fuchs, fresco vincitore della Premier con il Leicester, e Klein. Grazie al loro apporto offensivo, la squadra di Koller riesce sempre a sfruttare tutta l’ampiezza del campo. Quando la manovra supera la metà campo, Alaba si alza creando quello che a tutti gli effetti appare come un 1-4-1-4-1, con il giocatore del Bayern Monaco e Junuzovic, il trequartista, che si muovono molto non dando punti di riferimento alla difesa avversaria. La predisposizione di Alaba agli inserimenti viene ben sfruttata grazie agli schieramenti sempre molto larghi degli esterni, che invitano la linea avversaria ad aprirsi (foto 1).

Foto 1

ESTERNI CON COMPITI DIVERSI

Sulle corsie laterali operano due giocatori con caratteristiche diverse, ma ben sfruttate dal sistema di gioco studiato da Koller. A sinistra c’è Arnautovic, vecchia conoscenza del calcio italiano, che con le continue sovrapposizioni del terzino si crea lo spazio per rientrare e cercare la conclusione. Dall’altra parte c’è Harnik, che dà equilibrio in caso di ripartenza avversaria. Una delle armi più importanti a disposizione dell’Austria è la transizione positiva. Le ripartenze, infatti, vedono protagonisti almeno cinque giocatori, in grado di effettuare scambi sia sul lungo sia nello stretto con rapidità impressionante.

 

COME SI DIFENDE

In fase di non possesso il gioco degli austriaci è molto dispendioso e già alle punte viene richiesto pressing ultraoffensivo continuo. La linea di difesa è tenuta molto alta, l’Austria corre meno all’indietro e ha energia per andare ad aggredire gli avversari. L’uomo chiave, tatticamente parlando, è Baumgartlinger. È il mediano che si piazza tra le linee di centrocampo e difesa, lavora molto sull’intercetto e sulle chiusure esterne, dato che non sempre gli esterni alti rientrano (foto 2).

Foto 2

I punti forti dell’Austria sono diversi. Come detto, il fatto che i meccanismi di gioco siano così rodati fa sì che ogni giocatore sappia esattamente cosa fare in fase di possesso e non. Sono due gli aspetti tattici in grado di fare la differenza. Innanzitutto il dinamismo dei cinque giocatori offensivi, che diventano molto difficili da marcare perché non danno mai punti di riferimento. Il centravanti Janko, inoltre, è in grado di giocare sia palla a terra sia, soprattutto, offrire una soluzione importante in caso di lancio lungo, grazie alle sue doti aeree. Ottimo è l’atteggiamento in fase di non possesso: grazie al pressing costante l’Austria non permette all’avversario di ragionare, costringendolo a forzare la giocata perdendo il pallone (foto 3).

Foto 3

TROPPO SCOPERTO IL LATO DEBOLE

Di converso, in fase di pressing alto, il lato debole rimane spesso senza un’adeguata copertura, visto che tutti i giocatori tendono a creare densità nella zona in cui c’è il pallone. Inoltre, in una competizione con molte partite ravvicinate, questo dispendio di energie potrebbe essere pagato col calo di condizione atletica, che potrebbe portare i biancorossi a essere più vulnerabili una volta persa palla (foto 4).

Foto 4

Scritto in collaborazione con Jacopo Gornati (New G Project). 

Guarda le altre schede tecniche delle protagoniste dell'Europeo 2016

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