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NAPOLI: FASE OFFENSIVA DA MANUALE

Qualità nel palleggio, sincronia nei movimenti senza palla e pressing, ecco come gli azzurri hanno sbancato San Siro. Milan in difficoltà nell'avvio della manovra e poco efficace in fase offensiva.

L'articolo è realizzato in collaborazione con la piattaforma Wyscout

Il quattro a zero del Napoli al Milan ha fatto clamore e resterà nella storia anche perché in parte annunciato. La nostra analisi in sede di prepartita aveva evidenziato quali e quanti fossero i pericoli per i rossoneri a meno che Mihajlovic non fosse riuscito a cambiare volto alla sua squadra in sede di preparazione della gara. Il tecnico serbo ha presentato il suo solito 1-4-3-1-2 con Bonaventura alle spalle di Bacca e Luiz Adriano e ha preparato la partita per cercare di attaccare la profondità con le due punte e gli inserimenti delle mezz’ali. Per questo sia con i centrali di difesa sia con il regista (Montolivo), i rossoneri hanno scelto spesso il lancio lungo in verticale, con l'obiettivo di sorprendere la linea difensiva partenopea che gioca in posizione molto avanzata. Mihajlovic poi puntava sul pressing alto per non concedere campo al Napoli, recuperare palla prima possibile e verticalizzare. Nelle foto 1, 2, 3 e 4, il pressing di un interno e del trequartista portano Montolivo al recupero della palla al quale seguono due passaggi in verticale per arrivare dalle parti di Reina.

Foto 1 e 2: Bonaventura in pressione su Jorginho, Bertolacci esce sul portatore di palla Hysaj. Il terzino albanese riesce a fatica a superare il centrocampista rossonero, ma non Montolivo.

Foto 3: appena entrato in possesso di palla, Montolivo serve in avanti Luiz Adriano, lasciato completamente libero dai partenopei.

Foto 4: l’attaccante brasiliano stoppa il pallone e dopo due tocchi va in verticale cercando Bacca, che parte alle spalle di Albiol prendendogli il tempo.

NAPOLI PADRONE DEL CAMPO

La squadra di Sarri ha però ha dominato la partita dal punto di vista del palleggio, smontando le velleità dei rossoneri e vanificando il loro pressing. Il secondo gol, quello che di fatto ha chiuso la partita, è nato da una circolazione di palla realizzata con diciassette passaggi (quasi mai in orizzontale) finalizzata splendidamente da Insigne (foto di copertina con Hamsik). A Milano s’è visto chiaramente come i partenopei in fase di possesso si muovano tutti in modo armonico col fine di liberarsi in zona luce. Se il mediano per esempio è pressato diventano registi i due interni o gli esterni bassi (foto 5). In fase di non possesso, inoltre, tutti gli azzurri partecipano al pressing ultra offensivo avviato dagli attaccanti. 

Foto 5: Albiol avvia l’azione del Napoli e Jorginho, marcato stretto da Bonaventura, alza la sua posizione e le due mezz’ali si abbassano seguite da Montolivo e Kucka. In tal modo, Jorginho si posiziona indisturbato tra le linee di centrocampo e difesa rossonere.

MILAN IN DIFFICOLTÀ NELLA COSTRUZIONE DAL BASSO

Ancora una volta il Milan ha palesato difficoltà nella costruzione dal basso, con i due centrali di difesa in palese affanno. Il primo gol del Napoli è nato da un errore di Zapata e Diego Lopez. Il portiere, ex madridista, ha offerto al centrale colombiano un pallone complicato da gestire e Higuain ha alzato la linea di pressing. Il centrale rossonero non ha potuto fare altro che liberarsi frettolosamente del pallone di prima intenzione, concedendone il recupero a Hamsik. Col Milan in affanno ha avuto buon gioco la letale transizione positiva napoletana. (foto 6, 7, 8 e 9). 

Foto 6: Diego Lopez serve Zapata mentre il difensore è di spalle. Higuain va in pressione e Insigne va a chiudere la linea di passaggio su De Sciglio.

Foto 7: Zapata di prima prova il lancio lungo ma colpisce male il pallone. Il primo ad arrivare è Hamsik che aveva alzato il suo baricentro nell'azione di pressing.

Foto 8: Hamsik serve subito Insigne e Rodrigo Ely è costretto ad accentrare la sua posizione per chiudere un eventuale passaggio per Higuain, partito alle spalle di Zapata.

Foto 9: ad approfittare di questa situazione è Allan che si ritrova in area di rigore completamente indisturbato.

Al di là delle strategie - vincenti quelle degli ospiti, poco efficaci quelle messe in mostra dalla squadra di Mihajlovic - ha contato molto la condizione psicologica dei padroni di casa che stanno attraversando un momento di evidente difficoltà e hanno palesato scarsa convinzione e lucidità a vantaggio dei napoletani che, al contrario, sono in stato di grazia.

Scritto in collaborazione con Jacopo Gornati (New G Project).

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