SIETE A CACCIA DI LIKE?
Consigli pratici per cacciatori di “Mi piace” e condivisioni. Come rendere accattivante la vostra pagina web? Riflessioni e consigli su come scrivere post che piacciano e vengano “cliccati”.
Venerdì 13 Marzo 2015 | Nicola Biffi
Consigli utili per migliorare la vostra pagina facebook. Clicca per ingrandire.
Avere l’attenzione dell’interlocutore quando si è a cena con un amico è semplice, quando sei in mezzo a un gruppo numeroso di persone è complesso, ma quando navighi fra 20 milioni di italiani diventa molto, molto difficile. Già, questo è il numero di utenti che ogni giorno accede a facebook, e non è impresa da poco catturare la loro attenzione. Società e centri sportivi lottano in continuazione per andare oltre la doppia cifra di “Mi piace” sulla propria pagina nonostante contino diverse centinaia di tesserati.
Perché fanno così fatica? Come si scrive un post che piaccia e abbia come obiettivo dichiarato un numero significativo di like e condivisioni?
Il primo passo consiste nel capire che cosa e chi è in grado di attirare attenzione. Escludiamo dalla nostra analisi giganti del brand, ad esempio Nike Football (più di 38 milioni di “Mi piace”) e adidas (ne conta 21 milioni), che hanno colossali strategie di marketing e un esercito di esperti alle spalle. Per capirne di più curiosiamo invece fra fenomeni nati dal nulla, con mezzi relativi, che hanno impressionato per la loro velocità di crescita.
Due esempi per tutti: “Calciatori brutti” (830.000 Mi piace) e “Chiamarsi Bomber tra amici senza apparenti meriti sportivi” (624.000 “Mi piace”). Io leggo spesso i loro post soprattutto per analizzare due aspetti: gli argomenti trattati e il modo in cui li esprimono.
Un bel video o un'immagine accattivante moltiplicano i risultati.
GLI ARGOMENTI TRATTATI
Sono molteplici, ma quelli che funzionano di più fanno leva su due macro categorie:
- personaggi famosi, calciatori in particolare, ovviamente, e eventi collegati a essi.
- situazioni ed esperienze che sono strettamente legate al lettore tipo, che lo coinvolgono.
Il successo del primo argomento è abbastanza scontato, quello del secondo, invece, merita un approfondimento. Per capire vi invito a leggere l’articolo di Calciatori Brutti “I 5 campi da calcio che ti hanno fatto crescere come uomo”. Se chi vi si imbatte navigando sul web, nella sua vita, ha praticato calcio, probabilmente sarà incuriosito dal titolo e cliccherà sul post di facebook per saperne di più.
Cosa lo spinge a farlo? Probabilmente si sentirà coinvolto, vuole vedere se anche lui ha provato a giocare su quei tipi di campo e se è d’accordo sull’analisi fatta dall’autore. Peraltro, dovesse avere vissuto un’esperienza divertente o degna di nota legata all’argomento, potrebbe anche essere invogliato a condividere il post con qualche amico. La chiave vincente, quindi, sembra essere coinvolgere il lettore.
IL MODO IN CUI CI SI ESPRIME
So già cosa state pensando: loro sono dei ragazzi che parlano a un gruppo di ragazzi, non gestiscono una società o un centro sportivo, però... sono anche certo che abbiate letto volentieri l’articolo. Non escludo, inoltre, che qualcuno di voi, incuriosito, abbia cliccato su qualche altro post. Scommetto insomma che quel tono diretto, simpatico, lievemente irriverente e ironico vi sia piaciuto. Questo taglio, questo approccio linguistico, in conclusione, sembra essere un valore aggiunto che intriga il lettore, lo incuriosisce e lo conquista. È una convinzione che ho e nel corso del tempo si sta rafforzando. Queste pagine non rappresentano un caso isolato: più mi informo, più leggo i testi dei post di pagine popolari e più mi convinco che su facebook non vincono i campioni della prosa e de… “lo bello stilo”.
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