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GUIDA ALL'1-3-5-2: TATTICA E PRINCIPI

È uno dei sistemi di gioco più utilizzati nel calcio, mediana e difesa passano da cinque a tre col riposizionamento degli esterni e prevede l'utilizzo del regista basso.

La nostra analisi sulle disposizioni adottabili a centrocampo merita un approfondimento per l’1-3-5-2 che è praticamente equivalente all’1-5-3-2. Si tratta di due moduli complementari, in cui si passa rapidamente da un sistema di gioco all’altro in funzione dello sviluppo della manovra avversaria. Le disposizioni di centrocampo e difesa si avvicendano in virtù della posizione presa dai “quinti” e cioè dagli esterni. Il centrocampista centrale è l’uomo di equilibrio per eccellenza. Occupa la posizione di vertice basso davanti ai tre difensori, creando con gli stessi tutti i possibili scaglionamenti (triangoli) in fase di possesso. A questo giocatore si richiede grande duttilità e capacità di interdizione e quindi deve possedere spiccate doti tattiche. Ha il compito di proteggere centralmente i compagni di retroguardia e deve saper mantenere equilibrata la squadra, fungendo da collegamento con i colleghi di reparto. È il primo ad andare in copertura e a sostegno degli altri centrocampisti, ma deve anche sapersi sacrificare, quando necessario, inserendosi nella linea di difesa. È il ruolo nel quale non importa quanto corri, ma dove corri e perché.

 

IL RITORNO IN AUGE DEL REGISTA BASSO

Nel calcio di oggi la figura del regista di centrocampo è tornata preminente, ma non si tratta certo di una novità perché esiste sin dagli albori di questo sport. Il calcio è nato con il modulo 1-1-1-8: otto attaccanti, un difensore e un regista. Di seguito ha spopolato il “metodo” nel quale venivano schierati due difensori e, davanti a loro, il “battitore libero” preposto a innescare la fase offensiva. Nel calcio, dove nulla si distrugge ma tutto si trasforma a seconda della moda e del momento storico, si sta tornando a soluzioni analoghe. Non più il regista in mezzo al campo, ma davanti ai difensori centrali.

Jorge Luiz Frello detto Jorginho regista del Napoli, nella foto di copertina Claudio Marchisio vertice basso di centrocampo dell'1-3-5-2 della Juventus.

I VANTAGGI DI AVERE UN GIOCATORE DAVANTI ALLA DIFESA

Schierare un regista arretrato a volte è un’esigenza. Nel calcio moderno due fattori tattici importanti hanno cambiato il modo di disporsi in campo. Il primo è la scomparsa del libero che ha regalato la disponibilità di un uomo in più a centrocampo o in attacco, e l’evoluzione dei compiti dei terzini. Gli esterni bassi oggi sono ali aggiunte perché si sdoppiano interpretando tutte e due le fasi: offensiva e difensiva. L’atteggiamento estremamente propositivo degli esterni bassi moderni (che attirano a sé e allargano le difese) porta chi si difende a dover chiudere gli spazi centralmente, soprattutto quando gli avversari schierano un trequartista. La marcatura di quest’ultimo è affidata proprio al regista basso che deve anche saper leggere gli inserimenti dei centrocampisti centrali e raddoppiare sulle punte. Oggi il vero “libero” della squadra è proprio lui: si posiziona a protezione dei suoi difensori non più dietro ma davanti, con un doppio compito: difensore aggiunto e organizzatore delle transizioni positive della squadra. È l’uomo dei tempi e dei ritmi, deve essere veloce e rapido di pensiero, avere eccelse qualità tecniche sia nel breve sia nel lungo, oltre a capacità di lettura tattica e dinamismo.

 

LE ESERCITAZIONI

Di seguito vi propongo due esercitazioni pensate per allenare i movimenti sincroni dei centrocampisti, con particolare attenzione al regista davanti alla difesa (clicca sulle immagini per aprire la scheda completa).

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Esercizio 1: sei contro cinque con l'utilizzo del regista (Clicca sull'immagine per aprirne la scheda completa)

Esercizio 2: sei contro cinque più due jolly esterni (Clicca sull'immagine per aprirne la scheda completa)

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