CALCIO: FINTA E DRIBBLING CON I PULCINI
Una progressione didattica di lavoro dedicata ai gesti tecnici decisivi in fase offensiva negli uno contro uno per i giovani calciatori dagli 8 ai 10 anni.
Venerdì 26 Maggio 2017 | Gabriele Tosi
Per i bambini della categoria Pulcini esercitazioni interessanti e allo stesso tempo divertenti sono quelle dedicate alle finte e al dribbling, consiglio inoltre di renderle ancora più utili e accattivanti finalizzandole al tiro in porta. Nella progressione di lavoro che vi propongo passiamo da un esercizio analitico a uno con la presenza di avversari per finire con un terzo nel quale la collaborazione tra compagni diventa indispensabile per arrivare alla conclusione a rete. Per la buona riuscita di questo genere di fondamentali la padronanza di dominio, conduzione, ricezione e trasmissione (oggetto dei precedenti post del blog) è essenziale. Per dare ulteriori motivazioni ai bambini e alimentare il loro entusiasmo ho pensato di associare a ogni tipo di finta o dribbling il nome di un campione (scegliete voi in base a quelle del quale il calciatore di riferimento si rende più protagonista). In questo modo stimoliamo anche l’aspetto immedesimativo e imitativo che nei piccoli può aiutare a una memorizzazione più rapida e efficace dei gesti.
ESERCITAZIONE ANALITICA
Dividiamo i giocatori in tre file e posizioniamo di fronte a loro una serie di cinesini equidistanti (3-5 metri). I primi tre calciatori di ogni fila (a ognuna delle quali corrisponde un tipo di finta) partono in conduzione saltando i cinesini col tipo di gestito tecnico assegnato alla postazione e alternando l’esecuzione con ambedue i piedi. Terminata una fila si passa alla successiva. Le variazioni previste e possibili per questo esercizio sono tantissime e intuitive. È importante curare la postura del corpo e la posizione delle braccia che servono per l'equilibrio e per ingannare l'avversario.
ESERCITAZIONI ANALITICHE E SITUAZIONALI CON TIRO IN PORTA
Nell'esercitazione di figura 1 i giocatori partono come nell'esercitazione analitica e dopo avere concluso il percorso affrontano un avversario per scartarlo e tirare in porta. L'avversario può essere attivo o passivo. Il mister può intervenire e chiamare lui l’esecuzione di un determinato tipo di dribbling. Nella proposta di figura 2 inseriamo una cooperazione tra compagni di squadra. Dopo avere eseguito il percorso tecnico il giocatore centrale passa il pallone a uno dei due compagni laterali che hanno seguito (in scatto o anche loro con la palla abbandonandola al termine del percorso). Altri due difensori stazionano ai lati della porta, quello sul lato di riferimento esce in marcatura e il nuovo possessore deciderà se concludere a rete o effettuare a sua volta una trasmissione per un compagno meglio piazzato.
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