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COME CURARE GLI INFORTUNI MUSCOLARI

Affrontiamo con più sicurezza le lesioni muscolari grazie a questo breve compendio sui trattamenti in uso e le metodiche di prevenzione.

Negli ultimi 20 anni, l’approccio terapeutico e riabilitativo alle lesioni muscolari si è decisamente evoluto. La precisione e tempestività di diagnosi e trattamento, l’attenzione e la gestione di ciascuna tappa del percorso riabilitativo e la prevenzione di complicanze e recidive, sono le variabili a cui il medico, insieme al calciatore infortunato, devono prestare maggiore attenzione, poiché decisive per una corretta guarigione. In caso di lesione acuta, dopo accurata valutazione medica, verrà applicato nei primi giorni dall’infortunio il protocollo P.R.I.C.E.*. L’utilizzo delle stampelle per la deambulazione e il riposo funzionale ci permetteranno di proteggere l’arto (Protection) e tutelarlo dal carico e dal lavoro muscolare eccessivo (Rest). L’applicazione del ghiaccio (Ice) a intervalli ripetuti, la compressione (Compression) mediante apposito bendaggio (taping) e il mantenimento dell’arto in elevazione (Elevation) avranno lo scopo di ridurre il dolore, il gonfiore e l’estendersi della lesione. Dopo i primi 2-3 giorni in cui l’arto verrà mantenuto a riposo, in assenza di controindicazioni mediche, è fondamentale iniziare precocemente il percorso riabilitativo. L’obiettivo iniziale sarà ridurre e controllare il dolore e l’infiammazione attraverso l’utilizzo di farmaci antinfiammatori e di terapie fisiche.

 

LE TERAPIE FISICHE ED IL PERCORSO FISIOTERAPICO

Le terapie fisiche utilizzano a scopo curativo l’energia fisica prodotta da apposite apparecchiature. Queste sono dotate di meccanismi in grado di emettere forme di calore con effetti miorilassanti, drenanti e stimolanti sul metabolismo muscolare o di generare forme di energia (elettrica e non) in grado di agire sui tessuti lesi e sulle terminazioni nervose sensitive con effetti antidolorifici, miorilassanti e rigenerativi. Tra di esse trovano impiego negli infortuni muscolari, a seconda della tipologia di lesione, l’ipertermia, la laserterapia, gli ultrasuoni pulsati a bassa frequenza, la TENS (Transcutaneal Electric Nerve Stimulation) e le onde d’urto. In contemporanea, verrà iniziato il trattamento fisiokinesiterapico vero e proprio, attraverso la precoce e cauta mobilizzazione del muscolo lesionato al fine di favorirne i processi rigenerativi, la proliferazione dei capillari e l’orientamento delle nuove fibre, per prevenire la formazione di cicatrici fibrose nel contesto muscolare (specie in sede di ematoma). Progressivamente verranno inserite esercitazioni di potenziamento muscolare inizialmente sotto la soglia del dolore con esercizi isometrici e successivamente isotonici ed isocinetici, fino a progredire con esercizi sempre più complessi. Fondamentali saranno anche il lavoro di stretching e di allungamento delle catene muscolari per incrementarne l’elasticità oltre agli esercizi per il recupero della coordinazione e per contrastare eventuali squilibri muscolari o posture anomale. Contemporaneamente andrà anche valutata la forma fisica generale del calciatore poiché un fattore comune nella genesi delle lesioni muscolari da meccanismo indiretto è sempre uno stato di affaticamento.

Il protocollo 11+ della Fifa per la prevenzione degli infortuni, clicca sull'immagine per scaricarlo in formato pdf

Particolare enfasi andrà dunque posta proprio sul recupero di un ottimo livello di condizione fisica per cui il giocatore verrà sottoposto ad un programma di ricondizionamento aerobico e successivamente anaerobico che permetta di sostenere i carichi di allenamento e di gara senza incorrere in infortuni o in situazioni di sovra-allenamento. A conclusione del programma di riabilitazione, si ricercherà il recupero completo del gesto atletico mediante training specifico all’interno dell’ambiente più consono e abituale per il giocatore, il campo di calcio.

 

SEMPLICI REGOLE DI PREVENZIONE

Il più importante fattore di rischio per lo sviluppo di una lesione muscolare consiste in un precedente infortunio. Ne risulta che il principio fondamentale di prevenzione è basato sul corretto trattamento del primo episodio lesivo e dal completamento di ciascuna fase di riabilitazione nel rispetto dei tempi biologici di guarigione, evitando il ritorno troppo affrettato all’attività agonistica. Proprio a questo proposito, è importante sottolineare che a conclusione del percorso riabilitativo è necessario proseguire un lavoro di mantenimento della performance muscolare ottenuta sotto stretto controllo medico. Ai normali allenamenti saranno affiancate sedute di condizionamento aerobico di base, sedute di fisioterapia, esercizi di tonificazione specifica (eccentrica) del muscolo, esercizi di allungamento muscolotendineo e sedute di massaggio defaticante dopo l’attività sportiva. Infine consigliamo l’utilizzo del FIFA 11+ (immagine di fianco, clicca per scaricare in pdf) quale importante protocollo di prevenzione da utilizzare nel calciatore prima del rientro all’attività agonistica, per ottimizzare i risultati funzionali del trattamento riabilitativo svolto e come programma di avviamento all’attività di allenamento in sostituzione del consueto riscaldamento. Con la collaborazione del Dr. Cristiano Sconza

 

*vedi anche precedente post

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